Berlusconi rilancia: “Il voto sulla decadenza è solo un colpo stato”

Nuova offensiva mediatica di Silvio Berlusconi in vista del voto in Aula a Palazzo Madama sulla sua decadenza da senatore. Dopo il netto rifiuto del Quirinale sulla possibilità di concedere una grazia, il Cavaliere infatti questa mattina ha ribadito che la sua decadenza da parlamentare si configura come un vero e proprio colpo di stato. "Io non vedo come si possa chiamare in modo diverso se non colpo di stato quello che sta succedendo ad opera della sinistra in Parlamento" ha spiegato Berlusconi stamani in un'intervista radiofonica a "Prima di tutto" su RadioUno Rai in cui ha ribadito i suoi giudizi  all'indomani della presa di posizione del Colle. Rispondendo indirettamente a Giorgio Napolitano, che con una nota del Quirinale ha detto che "non esistono le condizioni" per concedere la grazia, Berlusconi ha ricordato infatti che il voto sulla sua decadenza previsto al Senato per mercoledì è "un colpo di Stato che parte da una sentenza politica, che io ho definito criminale, e che punta a sottrarre al centro-destra il leader capace di vincere le elezioni, spianando così la strada alla conquista definitiva del potere da parte della sinistra".

Berlusconi poi ha attaccato il segretario del Pd  Epifani, che  ieri aveva definito "irricevibili e sgangherate" le dichiarazioni di Berlusconi confermando che il partito democratico voterà in maniera favorevole alla decadenza da senatore. "Epifani si dovrà vergognare finché campa per un atto indegno che grida vendetta davanti a Dio e agli uomini" ha tuonato infatti Berlusconi che poi la lanciato una frecciatina agli ex Pdl  ora guidati da Alfano. "Il Nuovo centrodestra non scende in piazza il 27? Questo riguarda loro. Vedremo cosa faranno, poi tutti saranno liberi di giudicare il loro comportamento" ha spiegato Berlusconi in riferimento alla notizia che il nuovo Centrodestra non parteciperà alla manifestazione indetta da Forza Italia.