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Elezioni politiche 2018

Berlusconi querela Di Maio: “L’unica risposta che merita è quella dei miei legali”

Silvio Berlusconi annuncia querela contro il capo politico del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio: “Lui e le sue affermazioni meritano solo una risposta, quella che daranno i miei legali”. E consiglia a Matteo Renzi di cambiare il nome del Pd in Partito socialdemocratico.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo gli attacchi di Luigi Di Maio a Silvio Berlusconi sul Cara di Mineo, il presidente di Forza Italia ha deciso di querelare il capo politico del MoVimento 5 Stelle. Berlusconi ha annunciato questa mattina, intervistato su Radio Capital, di aver “dato incarico ai miei legali di preparare la denuncia”: “Di Maio dice che sono un traditore della patria? Lui e le sue affermazioni meritano solo una risposta, quella che daranno i miei legali”, dichiara sull’argomento.

E attacca ancora il leader del M5s: “Se uno come Di Maio andasse al Governo sarebbe una catastrofe, la nostra Italia finirebbe nell'isolamento internazionale, la nostra economia finirebbe devastata dalle tasse”. Berlusconi parla anche di Matteo Renzi, il quale “un merito lo ha avuto ed è quello di aver eliminato i comunisti per cui gli consiglierei di cambiare il nome del partito da Pd a socialdemocratico”.

Lo scontro con Salvini sull’islam

Berlusconi commenta le parole di Salvini sull’islam, considerato non compatibile dal leader leghista con la nostra Costituzione: “Salvini ogni tanto è pirotecnico, non bisognare stare lì a smezzare le sue parole”. Il leader di Forza Italia sottolinea che l’articolo 8 della Costituzioneprevede la libertà di tutte le confessioni religiose. Lo Stato liberale non entra nella libertà di culto. Noi dovremmo applicare la Carta: i musulmani per bene e in regola possono restare, ma se in nome dell’islam o della religione qualcuno incita alla violenza o all’odio razziale o considera la donna un essere inferiore noi saremo molto rigorosi”.

Le moschee – continua Berlusconi – devono essere luoghi di culto non zone franche dove la legge non esiste”. E su Salvini aggiunge: “È in campagna elettorale e cerca di attirare sul suo partito più voti possibili e qualche volta va un po' più in là di quello che è scritto e controfirmato sul nostro programma”. Diverse vedute tra Berlusconi e Salvini anche sul ritorno della leva militare obbligatoria proposta dal leader della Lega: “Sono contrario – dice Berlusconi – nel programma del centrodestra non ne abbiamo parlato”.

Berlusconi: ‘Se non c’è maggioranza governo Gentiloni e nuova legge elettorale’

In caso di mancanza di una maggioranza certa dopo il voto a decidere sarà il capo dello Stato, come ribadisce il leader di Forza Italia: “Ma se non si torna al voto – aggiunge – non avremmo scelta che mandare avanti questo governo e andare al voto con questo governo, magari facendo una legge elettorale migliore anche se non so se ci si sarebbe una maggioranza per cambiarla”.

Ma Berlusconi si dice certo che il centrodestra avrà la maggioranza e che Fi sarà il primo partito dalla coalizione e spetterà quindi a lui indicare il nome del nuovo presidente del Consiglio: “Ogni altra ipotesi è pura fantasia. Tajani continuo a ritenere che sarebbe un’ottima soluzione, ha un grande prestigio internazionale”.

’Non esistono impresentabili fino alla condanna definitiva’

Il presidente di Forza Italia parla anche degli impresentabili candidati nelle liste del centrodestra: “Per noi una persona è innocente fino a condanna definitiva e visto la magistratura politicizzata spesso anche le condanne non sono sicuro che siano indice di colpevolezza, anche la mia situazione ha dell'incredibile”. Proprio sulla sua situazione si sofferma ancora Berlusconi, sostenendo che la legge Severino – che gli impedisce di candidarsi – “per evidenti ragioni è una legge indecente. Sono sicuro che l’Europa ci chiederà di cambiarla”.

Infine Berlusconi torna a parlare dei fatti di Macerata: “Non credo si possa attribuire a me qualcosa che abbia a che fare con il razzismo. Il razzismo in Italia non esiste, ma potrebbe nascere se la sinistra continua a non contrastare l'immigrazione clandestina. Chi non ha di che vivere è la manodopera ideale per la criminalità e anche per il terrorismo. Se non facciamo nulla la tensione è destinata a salire e anche la paura”. Il presidente di Fi definisce Luca Traini uno “psicopatico che spara in nome di una ideologia delirante, Ho espresso cordoglio alla famiglia di Pamela e ho espresso vicinanza ai feriti di Macerata”.

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