Berlusconi pronto ad una nuova fiducia per arrivare almeno al 2012
La batosta subita ieri dal Governo in Parlamento è di quelle pesanti. Una sconfitta sul bilancio consuntivo dello Stato non è la prima volta che si verifica, come inizialmente era stato detto da tanti parlamentari dell’opposizione e dal Presidente della Camera Fini, ma sicuramente i pochissimi precedenti hanno portato sempre ad una sola conclusione: le dimissioni del Presidente del Consiglio.
E’ questo quello che reclamano le opposizioni in blocco, perché una bocciatura su tutte le attività economiche compiute nell’arco del 2010 è giocoforza una bocciatura dell’operato di questo Governo. Ma tra le fila della maggioranza si tenta di minimizzare in tutti i modi, si parla di errore tecnico e di valutazione sbagliata dei parlamentari. Molti se la sono presa con il Ministro Tremonti che, pur essendo a Montecitorio, era segnalato come in missione e non ha votato, ma il pareggio finale del voto era già prevedibile dalle precedenti votazioni. Poco prima, infatti, il Governo era riuscito a far approvare il Def con solo due voti di scarto e, in vista della votazione sul Bilancio, erano stati chiamati a raccolta i parlamentari del Pdl e anche Berlusconi era approdato tra i banchi del Governo.
Anche se non vi fossero ragioni politiche dietro il non voto di ieri, le assenze sono comunque sintomo di un’alleanza ormai allo sfascio che tende a raggrupparsi solo in casi di fiducia e di provvedimenti particolari. E’ quasi certo che per una questione politica il Governo chiederà una nuova fiducia in Aula, per dimostrare di avere ancora una maggioranza parlamentare. E’ quello che chiedono gran parte dei Ministri e che Berlusconi potrebbe annunciare nel discorso alla Camera che terrà tra oggi e domani. L’unica cosa certa è che Berlusconi non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro, ma sta cercando di trovare una soluzione valida per superare questo incidente.
Dal punto di vista giuridico invece l’approvazione del bilancio è un passo imprescindibile, senza il documento economico non si possono prendere le più importanti decisioni in materia finanziaria. Già oggi la Giunta della Camera si riunirà per consigliare i passi da compiere, ma in ogni caso la decisione finale spetterà alla Conferenza dei capigruppo. Berlusconi però potrebbe sorprendere tutti e optare per una scelta originale, la presentazione di un nuovo testo, magari modificando l’Art.1, su cui porre la fiducia.
Anche se il Governo continuerà ad andare avanti, quello di ieri è comunque uno spartiacque per l’Esecutivo, che oramai sembra sempre più in balia di frondisti e colpi di mano, arrivare al prossimo anno per Berlusconi non sarà così facile.