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Berlusconi: “L’Italia non bombarderà la Libia, stiamo facendo abbastanza”

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi fa sapere che l’Italia non bombarderà la Libia e che il Paese “sta già facendo abbastanza”. Intanto Obama, Sarkozy e Cameron escludono categoricamente che Gheddafi possa ancora esser parte del futuro della Libia.
A cura di Alfonso Biondi
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Presidente del Consiglio

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi fa sapere che l'Italia non bombarderà la Libia. Per il Cavaliere, infatti, "Stiamo facendo già abbastanza" e l'attuale atteggiamento del nostro paese nel conflitto libico è rispettoso della risoluzione Onu. Non solo. Berlusconi ha anche tirato in ballo la posizione geografica dell'Italia, molto vicina alla Libia, e il fatto che la Libia rappresenti una nostra ex colonia. Anche il Ministro della difesa Ignazio La Russa s'è mostrato concorde con le affermazioni del Capo del governo:

Proseguiamo come abbiamo fatto finora, l'intero governo è stato concorde nel ritenere che l'attuale linea dell'Italia sia quella giusta e non pensiamo di modificare il nostro apporto alle operazioni militari in Libia. In Consiglio dei ministri abbiamo confermato che la linea in atto è quella giusta sia per quanto riguarda l'attività in ossequio alla risoluzione dell'Onu sia quella relativa all'immigrazione.

Insomma tante motivazioni per una sola conclusione: l'Italia non farà più di quello che sta già facendo. Una posizione lecita e forse un po' troppo "prudente". Già perché Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia sembrano avere altre idee. Mentre le forze di Gheddafi cingono d'assedio Misurata, il presidente americano Barack Obama, quello francese Nicolas Sarkozy e il premier inglese David Cameron hanno affidato alle pagine dell‘International Herald Tribune, de Le Figaro e del Times un loro intervento congiunto: per loro immaginare Mu'ammar Gheddafi nel futuro della Libia sarebbe una cosa praticamente impossibile. Per i tre non è lecito"pensare che qualcuno che ha cercato di massacrare il proprio popolo possa avere un ruolo nel futuro governo".

Per Obama, Cameron e Sarkozy, nonostante la risoluzione Onu, il popolo libico sta ancora patendo terribili pene per mano del Rais. E la loro versione è confermata anche dagli stessi ribelli che più volte hanno chiesto esplicitamente alla Nato di intervenire per fermare la mattanza. Per ora non si sa come potrà evolversi la situazione, quello che è certo è che l'Italia "sta già facendo abbastanza".

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