Berlusconi e Tremonti in conferenza stampa: “nessuna preoccupazione” per il caso Ruby
Appena conclusa la conferenza stampa del presidente Silvio Berlusconi e il ministro Giulio Tremonti a margine dell'incontro a Palazzo Chigi che ha visto la firma dell'accordo post-moratoria per il credito alle pmi. Oltre un'ora di ritardo per la presenza del Governo in sala stampa, Berlusconi e Tremonti hanno interloquito con i giornalisti dopo l'intervento del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. “Non sono per niente preoccupato” l'unica dichiarazione del Presidente del Consiglio sul caso Ruby. Nessuna risposta alle domande dei cronisti riguardo il processo per prostituzione minorile e concussione a carico di Berlusconi. Si tratta della prima uscita pubblica del presidente del Consiglio dopo la decisione del gip di Milano di rinviarlo a giudizio il prossimo sei aprile.
Il Premier non elenca le misure economiche che il governo ha preso per contrastare la crisi economica: “abbiamo fatto tante cose, non ve le elenco perché non vi voglio annoiare”. A livello europeo, la ricetta di Silvio Berlusconi è puntare sul rilancio della crescita economica. L'analisi dell'importanza delle Pmi nel sistema italiano viene fatta dal Presidente, che si definisce un imprenditore prestato alla politica: “Il nostro sistema è fatto di piccole e medie imprese, un imprenditore prima di licenziare un suo collaboratore ci pensa due volte, è un amico dei suoi dipendenti e questo ci ha dato la possibilità di avere la minore disoccupazione di tutta Europa”.
L'importanza di tenere sotto controllo i conti pubblici deve bilanciarsi alla necessità di favorire la crescita economica secondo il ministro dell'Economia, Giulio Tremondi. Berlusconi ha ricordato che: “Continua il lavoro del governo per tenere in ordine il bilancio dello Stato, è stato l’impegno più grande per tutti i Paesi negli ultimi due anni. Per i paesi Ue l’altro compito è il rilancio dello sviluppo”. Sull'accordo con le piccole e medie imprese, il Presidente del Consiglio ha spiegato che si tratta di una misura presa in accordo con l'Abi e altre categorie di imprese, per aiutare l'industria italiana nei prossimi tre anni. Misure che fanno sperare il superamente della crisi delineata dai dati Eurispes 2011, secondo cui una famiglia su tre non arriva a fine mese.