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Berlusconi contro Fini e giudici: ”Hanno stretto un patto scellerato”. Anm: dal premier grave calunnia

Il premier ha parlato di un vero e proprio accordo tra Fini e la Magistratura con l’obiettivo di ”farlo fuori”. La risposta del Presidente della Camera: ”Mostri i documenti che attestano le sue parole”.
A cura di Biagio Chiariello
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Silvio Berlusconi

Fra Gianfranco Fini e i pm c'è stato "un patto scellerato" per evitare riforme della Giustizia sgradite alla magistratura stessa. E' ancora una volta Silvio Berlusconi ad affondare il colpo contro le toghe, nel suo intervento alla kermesse a sostegno di Letizia Moratti, candidato sindaco alle Elezioni Comunali di Milano. Sarebbe stato un giudice a rivelare al Premier il presunto accordo tra il Presidente della Camera e i magistrati. Questo il sunto del "patto scelleris": ‘voi proteggete me e i miei uomini, perseguite Berlusconi e finché sono qui vi garantisco che non passerà nessuna riforma che vi dispiaccia. Anzi una volta fatto fuori Berlusconi – ha asserito il Presidente del Consiglio, che ha ricomposto le parole riferitegli dal magistrato – ci siederemo a un tavolo e faremo tutte le riforme che vi converranno o nessuna riforma se questo vi converrà'". E' stata dunque "per colpa di Casini prima e poi di Fini negli ultimi tre anni non siamo mai riusciti a mandare un progetto dal Consiglio dei ministri al tavolo dei parlamentari" .Non cambia argomenti Berlusconi rispetto alle dichiarazioni di venerdì 16 a Roma, quando aveva definito i giudici "Eversivi come con Craxi nel '93". In ogni caso, ci tiene a ribadire che "la riforma della giustizia sarà realizzata anche se riuscirete a farmi fuori, perché siamo la maggioranza nel paese”.

Pronta la replica del diretto interessato: "E' un'escalation di menzogne, sfido il premier a mostrare i documenti che attestano le sue parole", ha detto Fini nel corso dell'intervista a In 1/2 ora. "Se non risponderà, cosa di cui sono certo, gli italiani avranno la prova che non sa cosa significhi la parola vergogna".

Respinge le accuse anche Giuseppe Cascini, segretario dell'Associazione nazionale magistrati, che nel corso della trasmissione di Lucia Annunziata, ha detto: "quando Berlusconi dice che l'Anm ha firmato un accordo con il presidente della Camera è una bugia, una grave calunnia. Non posso che rispondere che è totalmente falso". A fargli eco il presidente  dell'ANM, Luca Palamara, che ha risposto alle provocazione di Berlusconi definendole "un’escalation di attacchi che sta diventando intollerabile. E alla origine ci sono due problemi, cioè le amministrative e i processi giudiziari in corso. Sono i meccanismi attraverso i quali il presidente del Consiglio vuole trascinare la magistratura,sul terreno della contrapposizione che non le appartiene”.

Durissimo Antonio Di Pietro: "lo conosco dal'94, Berlusconi fa politica per motivi giudiziari. C'è chi è andato in galera, chi ad Hammamet e lui in Parlamento per non andare a San Vittore". Il leader dell'idv ha annunciato l'intenzione di denunciare il premier dopo le dichiarazioni presunto patto tra Fini e i giudici di cui ha parlato Berlusconi: "ha detto cose gravissime". E ancora: "Il suo messaggio mediatico è di buttare tutto in polemica politica per non far riflettere sul fatto che è accusato di fatti gravi".

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