Berlusconi candida Tremonti Premier: ma la Lega frena
Nel giorno che decreta l'armistizio con Bossi dopo il sì della Camera alla mozione Pdl-Lega per la missione in Libia, Silvio Berlusconi lancia Giulio Tremonti come prossimo Presidente del Consiglio. Non è la prima volta che l'attuale capo del governo fa il nome di un possibile delfino per la premiership del centrodestra. Qualche settimana fa l'investitura sembrava fosse caduta su Angelino Alfano, che era stato nominato alla carica di successore dai corrispondenti esteri nel corso di un'incontro organizzato dallo stesso Berlusconi (il Guardian per esempio chiariva che il Premier aveva rivelato di non avere nessun proposito di ricandidarsi, indicando "in Alfano la persona alla quale intende affidare il partito"). Ma se nel caso del Guardasigilli il proclamo era stato dato a porte chiuse – con pronte smentite dai diretti interessanti – stavolta per il Ministro dell'Economia l'annuncio è stato dato davanti alle telecamere di Porta a Porta:
"Lo vedremo alla fine di questa legislatura -risponde il Cavaliere nel corso dell'intervista a ‘ Porta a Porta'- se sarà necessario per il centrodestra mettermi ancora quale candidato alla guida del governo, io non mi tirerò indietro. Ma se, invece, verranno fuori altre personalità e ne abbiamo diverse, ‘in primis' Tremonti, che possono suscitare consenso elettorale, secondo i sondaggi di cui disporremo, io sarei felice di restare ancora in politica ma ad occuparmi del Pdl lasciando ad altri la conduzione del governo".
Berlusconi ha poi voluto smentire ogni contrapposizione fra lui e lo stesso Tremonti, più volte considerato come colui che ha "aizzato la Lega" contro il Premier, come scriveva giorni fa Il Giornale. Silvio ne ha voluto apertamente prendere le difese dall'accusa di tenere troppo serrati i cordoni della borsa pubblica: "Ci vuole rigore, non può reperire risorse che non ci sono", ha detto il Premier.
Ma la Lega, riunitasi ieri a Palazzo Grazioli per una cena da Berlusconi alla quale ha preso parte lo stesso Tremonti, prende con le dovute precauzioni gli sbandieramenti di Berlusconi: "I delfini – avvisa Roberto Calderoli – spesso finiscono nelle reti o sbranati dagli squali". Chiosa Umberto Bossi: "Dopo di Berlusconi, che penso durerà a lungo non ci sarà il diluvio, qualcuno arriverà. Ed io sono amico di Tremonti ma Berlusconi dice queste cose per allontanare il momento il più possibile".
Riguardo poi le prossime elezioni amministrative, il premier, come sempre, ostenta ottimismo: "Sono anche convinto che dopo aver vinto le elezioni politiche, quelle europee, le regionali e le comunali, il centrodestra vincerà anche queste elezioni amministrative", dice, aggiungendo che a suo vantaggio c'è anche la concomitante prossima vittoria dello scudetto del Milan che, in caso di sconfitta domenica contro la Roma, potrebbe cadere proprio domenica 15 maggio, primo giorno delle votazioni.