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Berlusconi alla Camera: tra due anni l’Italia sarà più forte e sicura di sè [VIDEO]

Dopo una lunga attesa, il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha riferito nella gremita aula della Camera circa la situazione economica e finanziaria dell’Italia.
A cura di Giuseppe Tramontin
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L'intervento del Presidente del Consiglio sulla situazione economica e finanziaria dell'Italia

Silvio Berlusconi ha riferito in Parlamento sulla situazione economica, rassicurando circa la solidità del "sistema-Italia".

Berlusconi Camera

Aula quasi piena e banco del governo affollatissimo per il discorso del Presidente Berlusconi, che ha riferito alla Camera sulla situazione economica e finanziaria e sui provvedimenti che il governo intende adottare per affrontarla. Rimandato di qualche ora, per attendere la chiusura dei mercati, il discorso del Presidente del Consiglio ha infiammato da subito il dibattito in Parlamento, con gli accesi interventi di maggioranza e opposizione, che si preparano ormai alle ferie estive.

Molte sono state le risposte della maggioranza, che si è stretta intorno al Presidente Berlusconi, lodando e accogliendo con soddisfazione l'informativa di governo. Il neo segretario del Pdl, Angelino Alfano, ad esempio, ha definito quelle di Berlusconi "parole oneste, serie e affidabili", mentre per il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, il Presidente del Consiglio "o ha sbagliato discorso o Parlamento, perchè la situazione non può essere descritta come cieli azzurri con qualche nuvola".

Più propositivo e meno polemico è stato invece il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, che ha ribadito che "solo un armistizio tra i maggiori partiti può salvare il Paese, e non un governo tecnico. La politica deve assumersi la responsabilità di scelte impopolari". Secondo Casini, serve un "supplemento di responsabilità e serietà", che possa assicurare una ripresa economica e la riduzione del debito in tempi considerevoli.

Berlusconi, durante il suo lungo discorso, ha subito messo le mani avanti, presentando tutti i provvedimenti che il governo ha fatto: "il governo e la sua maggioranza – ha detto il Presidente del Consiglio ai deputati – hanno approvato il 6 luglio una manovra economica diretta ad assicurare, attraverso provvedimesicnti adottati nell'immediato, l'obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2014. Tra due anni consegneremo un Paese più forte e sicuro di sè"

Ora l'esecutivo si prepara ai prossimi passi; il primo nodo da sciogliere è quello della riduzione del deficit pubblico, proprio quando a Piazza Affari lo spread Btp-Bund è a 390 punti. Ciò che da più parti richiedono (anche all'interno della maggioranza) è un piano nazionale per la crescita economica, con la razionalizzazione dei costi della politica, con il miglioramento delle relazioni industriali e con la riforma dello "Statuto dei lavoratori".

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