Pdl, la faida continua: “alfaniani” pronti a disertare la riunione con Berlusconi
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Non accenna a placarsi la guerra interna al pdl tra lealisti e governativi, sostenitori rispettivamente della linea di Berlusconi e di quella di Alfano. In vista del consiglio nazionale del partito di sabato si allunga sempre di più l'ombra di una scissione, che appare ormai inevitabile viste le frizioni interne, mentre i governativi annunciano la diserzione dell'appuntamento. Cicchitto ammette: "Nelle ultime ore è stata la radicalizzazione dello scontro da parte di fuochisti, lealisti e falchi, per cui sembra che vengano meno le condizioni per un dibattito sereno. Aggiungo anche che non è chiaro l’ordine del giorno e neanche il contesto nel quale una riunione cosi delicata dovrebbe svolgersi. Ecco dunque che i dubbi sulla nostra partecipazione sono meritevoli di approfondimento". "Non si tratta di scippo – precisa Cicchitto sull’accusa dei falchi alle colombe di voler scippare il partito a Berlusconi – si tratta del fatto che una parte del partito si riconosce nelle posizioni del segretario Angelino Alfano. In ogni caso è assolutamente sbagliato fare quest’accelerazione ai danni del governo, perché se si va ad elezioni immediate il centrosinistra è già pronto con Matteo Renzi e noi invece non abbiamo un candidato, visto che Alfano non è condiviso da una parte del partito".
Ma lo scontro tra le due anime del PDL vive anche sui social network, in particolare a colpi di tweet. Roberto Formigoni scriveva ieri:
A rispondere è stata l'ex ministro Mariastella Gelmini, berlusconiana di ferroo:
Lo stesso Maurizio Gasparri, rispondendo a un tweet di un follower, ammetteva:
In questo contesto, evidentemente molto teso, Daniela Santanché stasera farà da madrina a una cena di "falchetti", ovvero i giovani del partito pronti a sostenere il Cavaliere (che potrebbe anche essere presente all'appuntamento).