Berlusconi a Milano: il più votato d’Italia, ma con preferenze dimezzate. Il Cavaliere in declino?
Giuliano Pisapia batte Letizia Moratti sulle preferenze e si va al ballottaggio, ma il dato politico è certo: il Pdl ha perso Milano e l'obiettivo imposto dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ai suoi elettori al Palasharp in chiusura della campagna elettorale per le elezioni 2011 viene disatteso: non raggiunge le 53 mila preferenze raccolte nella scorsa tornata elettorale del 2006, ma appena 27.972. Il Cavaliere rimane il più votato d'Italia, ma con un consenso dimezzato che disattende l'obiettivo imposto da lui imposto: raggiungere le tanto agognate 53 mila preferenze, così come aveva chiesto alla manifestazione del Pdl in sostegno di Letizia Moratti lo scorso sabato 7 maggio.
“Se alle prossime elezioni prendo meno di 53mila preferenze, tutta la sinistra mi fa il funerale. Funerali in tutte le piazze”, aveva ordinato dal palco del Palasharp. Il Pdl rimane il partito di centrodestra più votato nella città della Madonnina, con il 28,75% dei consensi, ma Letizia Moratti, sindaco uscente di Milano, ha perso 8 punti percentuali in un anno e 12 rispetto alle scorse elezioni comunali del 2006.
Scorrendo la lista del partito di maggioranza al Comune di Milano, risalta lo scarno risultato dell'ex-sindaco Riccardo De Corato, con 5.786 preferenze, superato persino dal suo rivale Matteo Salvini che raggiunge quota 8.913. Al secondo posto, Carlo Masseroli, con 3.406 preferenze, ma delude Marco Osnato – discepolo del ministro Ignazio La Russa – che ne racimola soltanto 1.651.
Nel centrosinistra, è Stefano Boeri – l'avversario di Giuliano Pisapia alle primarie di Milano – a risultare il più votato dopo Silvio Berlusconi, con 12.861 preferenze. Il Pd, che raggiunge il 28,64% dei voti, guadagna terreno rispetto al 2010. Pierfrancesco Maran e Carlo Monguzzi risultano i più votati dopo Boeri alle elezioni comunali di Milano 2011, il risultato delle altre liste – come Sel al 4,7% – segna un netto cambio di rotta per Milano.
