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Beppe Grillo: “L’ISIS aprirà delle ambasciate a Roma e a Berlino?”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle pone una serie di domande provocatorie sulla questione immigrazione: “La UE reggerà a un futuro esodo di massa di milioni di persone? Ci sarà in alcuni Paesi un Partito islamico di maggioranza?”
A cura di Redazione
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“La UE reggerà a un futuro esodo di massa di milioni di persone? Ci sarà in alcuni Paesi un Partito islamico di maggioranza? L'ISIS aprirà delle ambasciate a Roma e a Berlino?” Sono queste alcune delle domande provocatorie che Beppe Grillo gira ai militanti grillini dalle pagine del suo blog, con un nuovo post dedicato alla questione immigrazione. Nel giorno del Consiglio Europeo chiamato a sviluppare il piano per l’emergenza sbarchi nel Canale di Sicilia, il capo politico del Movimento 5 Stelle parte da lontano, addirittura dal collasso dell’impero romano d’Occidente e dalla sconfitta di Adrianopoli subita per mano dei Goti.

Con un parallellismo piuttosto azzardato, Grillo paragona l’ingresso nell’Impero Romano dei “Goti che fuggivano terrorizzati dagli Unni” all’arrivo dei migranti sulle coste italiane e si chiede “quando si arresterà” questo esodo di massa. Ecco il post integrale:

L'impero romano ha iniziato la sua fase discendente, a cui poi è seguito il collasso, il 9 agosto del 378 dopo Cristo con la sconfitta di Adrianopoli a mano dei Goti e dei loro alleati. La Storia non sempre si ripete, ma ha spesso forti attinenze con il passato. Quello che è successo allora all'Europa romana con l'afflusso incontrollato dei cosiddetti "barbari" da Oriente, potrebbe avvenire oggi alla UE con un'invasione da Sud. Oggi, come allora, la gestione di questi giganteschi esodi è detta "umanitaria". I Goti erano in fuga terrorizzati dall'avanzare degli Unni e chiesero ai Romani di poter varcare il Danubio, confine naturale dell'impero. Dopo qualche settimana, a seguito della decisione dell'imperatore Valente che promise oltre ai soccorsi umanitari anche casa e lavoro, i Romani acconsentirono ad accogliere i Goti, questo in realtà soprattutto per motivi venali. Vedevano infatti nei "barbari" nuovi schiavi per le loro terre, mercenari da inserire nel loro esercito come carne da cannone, manodopera a basso costo da sfruttare. L'accoglienza dei Goti nell'impero era subordinata alla possibilità di nutrirli, quindi all'arrivo di derrate alimentari da Roma che però si perdevano lungo il percorso grazie a funzionari corrotti. L'affluenza iniziale, in qualche modo regolamentata con l'identificazione dei nuovi venuti, si trasformò ben presto in una rotta incontrollabile. Erano troppi. I Goti affamati e isolati in accampamenti di fortuna capirono che alle promesse non sarebbero seguiti i fatti e ben presto si ribellarono e si organizzarono fino a creare un vero e proprio esercito. Uno storico romano, Ammiano Marcellino, riporta nelle sue memorie che i Goti erano una "plebs truculenta e ci si dava un gran da fare perché non rimanesse indietro nemmeno uno di quelli che avrebbero sovvertito lo Stato romano; nemmeno i moribondi lasciavano indietro". Insomma, il nemico in casa con l'aiuto dell'esercito romano fino ad Adrianopoli. Il grande flusso migratorio dall'Africa e dal Medio Oriente, un vaso di Pandora creato dalle guerre esportate dagli USA e dall'Europa per affermare la democrazia (sic), quando si arresterà? E come si arresterà? La UE reggerà a un futuro esodo di massa di milioni di persone? Ci sarà in alcuni Paesi un Partito islamico di maggioranza? L'ISIS aprirà delle ambasciate a Roma e a Berlino?

Trentadue anni dopo Adrianopoli, Il 24 agosto 410, avvenne il Sacco di Romacondotto dai Visigoti di Alarico I.

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