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Benedetto Della Vedova eletto segretario di +Europa: “Solo l’Ue ci proteggerà da Maduro e Putin”

Benedetto Della Vedova è stato eletto con il 55,7% dei voti (1278), battendo Marco Cappato (30,2% per 693 voti) e Alessandro Fusacchia (14,1% per 324 voti). In totale hanno votato 2.316 iscritti su oltre 5 mila: “È un congresso fondativo di cui siamo particolarmente orgogliosi. Una tappa di avvicinamento al progetto di trasformare la lista +Europa in un progetto politico a tutto tondo”, ha commentato il neo segretario.
A cura di Annalisa Cangemi
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Benedetto Della Vedova è il nuovo segretario di +Europa. Lo ha deciso ieri sera il congresso riunito all'Hotel Marriot di Milano, decretando che +Europa si costituisce a tutti gli effetti come partito. Il coordinatore uscente del partito è stato eletto nel corso della tre giorni con il 55,7% dei voti (1278). Tra i candidati in corsa per la segreteria c'erano anche Marco Cappato (30,2% per 693 voti) e Alessandro Fusacchia (14,1% per 324 voti). In tutto sono stati circa 2.316 gli iscritti che hanno votato, su oltre 5 mila. "Solo un'Europa più coesa ci proteggerà dai dittatori come Maduro e come Putin", ha dichiarato Della Vedova.

"Vogliamo scommettere sul fatto che +Europa ce la farà alle europee e oltre". Il neo segretario ha spiegato che intende costruire un partito autonomo rispetto ad altre forze. Infatti il bacino di riferimento "non è il centrosinistra o il centrodestra, il mandato che è arrivato da questo congresso è di costruire +Europa da un punto di vista autonomo". Dunque "il mio compito sarà quello di rafforzare la +Europa arrivata al congresso e di allargare la costituente". Tiepida poi l'accoglienza riservata al movimento che l'ex ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda ha messo in campo in vista delle europee: "Calenda è venuto al nostro congresso non da ospite ma come persona che è stata vicinissima. Propone temi largamente condivisi, però il mandato che ho ricevuto è quello di far crescere +Europa. Non credo ci sia competizione, c'è grandissimo rispetto con Calenda". Di qualche giorno fa è la foto che ritrae un abbraccio affettuoso tra Emma Bonino e il promotore della lista unica in chiave anti-sovranista.

Sul congresso appena concluso il segretario ha detto: "È un congresso fondativo di cui siamo particolarmente orgogliosi. Una tappa di avvicinamento al progetto di trasformare la lista +Europa in un progetto politico a tutto tondo". Della Vedova ha poi teso la mano agli altri due candidati, in particolare a Cappato: "Con Marco Cappato il dialogo è stato, è, e sono certo sarà costante. Se penso a una +Europa che si presenti forte alle elezioni europee il primo nome che mi viene in mente è quello di Cappato".

"La mia e nostra azione continua, sugli obiettivi federalisti europei e ecologisti che ho portato in Congresso e sui quali mi auguro che Più Europa vorrà comunque impegnarsi". Così  ha commentato in un post su Facebook Marco Cappato: "Auguro dunque a Benedetto Della Vedova buon lavoro come Segretario di Più Europa, e mi complimento con Alessandro Fusacchia per la sua prova congressuale – ha aggiunto – ogni occasione di confronto, anche interno a Più Europa, e di lavoro comune dovrà essere colta per difendere e promuovere libertà, Stato di diritto e democrazia in Italia, in Europa, a partire dalle iniziative urgenti necessarie contro il riscaldamento globale e per il rispetto dei diritti civili e politici dei cittadini".

E nel suo primo giorno da segretario Benedetto Della Vedova ha subito chiarito la posizione del partito su due grandi questioni, e cioè migranti e crisi in Venezuela: l'Unione europea non ha espresso una "posizione netta" contro Maduro anche "a causa della posizione ondivaga, connivente e contraddittoria del governo italiano. Sono molto dispiaciuto che l'Ue non abbia potuto assumere una decisione con una posizione netta sulla crisi venezuelana, con una condanna netta contro Maduro e la richiesta di andare al ripristino della legalità democratica. Non è stato possibile a causa della posizione ondivaga, connivente e contraddittoria del governo italiano nei confronti di Maduro". 

Sui migranti ha poi sottolineato che "la guerra insulsa e stupida che l'Italia porta avanti contro alcuni Paesi, e la Francia in particolare, mina la possibilità di costruire una coesione politica attorno a una disegno di riforma necessaria". La politica sull'immigrazione "smetta di essere ostaggio dei singoli Stati sovrani, che più sono amici del governo Salvini e Di Maio e più sono nemici dell'Italia – ha osservato  – Serve una politica comunitaria. Discutiamo di tutto ma entro i confini invalicabili dell'umanità, del diritto internazionale e di un minimo senso civico".

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