Bella, brava, sola e criticata: Darya Klishina, l’unica russa alle Olimpiadi di Rio
Bella, brava e sola. Darya Klishina ha il proprio destino sportivo segnato: parteciperà alle Olimpiadi brasiliane di Rio in rappresentanza della Russia, come unica atleta presente grazie al permesso ottenuto dall'organizzazione internazionale antidoping che ha fermato tutta la delegazione sovietica dopo il recente scandalo della federazione russa d'atletica che praticava un ‘doping di Stato' scoperto dalle autorità. Così, a Rio partirà la sola Darya oghgi sempre più isolata e invisa nel proprio Paese, tacciata di tradimento nei confronti della madrepatria russa e definita senza mezzi termini una ‘nazista' che si allena negli Stati Uniti rinnegando le proprie origini.
Sui social networkla Klishina è una vera e propria star, da tempo. Oggi, attraverso la rete, è stata attaccata dai propri connazionali che le hanno puntato il dito indice dopo che l'atleta aveva ringraziato l'organizzazione internazionale antidoping del via libera per essere presente alle prossime Olimpiadi. Darya si è detta felice di poter gareggiare, in attesa dell'ok definitivo, e ha espresso la propria vicinanza agli altri atleti russi impossibilitati a partire per il Brasile: "mi auguro che tutti gli atleti russi possano riuscire a gareggiare a Rio. Io non sono una nazista né tanto meno una traditrice".
Nei mesi scorsi, l'associazione internazionale di atletica (Iaaf) aveva infatti bocciato le richieste di 67 atleti russi di poter partecipare alle Olimpiadi, dopo che la Federazione russa di atletica era stata sospesa a causa dello scandalo doping. Nel frattempo oltre ottanta sportivi russi hanno tentato di gareggiare come indipendenti, ma il Doping Review Board non ha ceduto e ha dato il permesso solo a due ragazze di proseguire nell'attività ottenendo il lasciapassare per Rio: la mezzofondista Yulia Stepanova e la saltatrice di salto in lungo Darya Klishina. La Stepanova però, attualmente è infortunata e alle Olimpiadi non andrà così è rimasta la sola Klishina che dopo aver ricevuto l'ok, ha scritto un post sui social network, in cui ha ringraziato l'organizzazione per il via libera. Messaggio che ha scatenato l'ira – e l'invidia – di chi a Rio non potrà andarci.