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Il mostro di Marcinelle chiede la libertà: sequestrò sei bimbe, ne uccise quattro

Marc Dutroux, l’uomo condannato all’ergastolo per il sequestro a sfondo sessuale, di sei bambine, con la morte di quattro delle sue vittime, negli anni ’90, torna in tribunale. Ha chiesto di poter usufruire della libertà condizionata indossando un braccialetto elettronico.
A cura di Biagio Chiariello
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marc dutroux marcinelle

Lui è il criminale più famoso che il Belgio abbia mai conosciuto. Marc Dutroux, tra il 1985 e il 1996 sequestrò 6 ragazze tra gli 8 e i 19 anni per poi abusarne sessualmente. Due furono uccise. Altre due, di soli 9 anni, dopo essere state rapite, segregate e violentate vennero lasciate morire di fame e sete nella cantina dell’abitazione di quell'uomo, a cui i media hanno poi affibbiato l'appellativo di "mostro di Marcinelle". Nel 2004 è stato condannato all'ergastolo. Ora, però, Dutroux ha chiesto di poter uscire in anticipo dalla prigione nella quale è rinchiuso e per questo motivo oggi comparirà dinanzi al Tribunale per l'applicazione della pena (Tap), nel palazzo di giustizia di Bruxelles, per la prima udienza di esame della domanda di accesso al regime di libertà condizionata avanzata dal suo legale.

Una richiesta che ha suscitato un'ondata di indignazione nel Paese. "Non dovrebbe essere lasciato fuori se non ha scontato la pena completa"commenta una donna, contatta da Euronews. "in alcuni casi si può perdonare, ma in questo no". Dutroux è rinchiuso nella prigione di Arlon, in una cella d' isolamento dai muri imbottiti e non ha alcun contatto con gli altri detenuti. Le autorità carcerarie ritengono che questo accorgimento sia per la sua sicurezza. Anche il suo avvocato, Pierre Deutsch, ammette che l'eventualità di possibili ritorsioni nei confronti del carcerato "più odiato dai belgi", come lo definiscono i media locali, è un problema da considerare: "La maggior parte delle persone in Belgio è più tollerante di quanto si possa immaginare, ma è anche vero che in giro ci sono alcuni tipi ‘strani' che vogliono fargli del male. Per questo motivo Dutroux non ha voluto dire dove potrebbe andare nel caso in cui venisse rilasciato", ha detto.

I giudici dovrebbero prendere una decisione entro la fine del mese, ma a detta di molti le possibilità che la sua richiesta venga accettata sono praticamente inesistenti. Anche alla luce della recente scarcerazione di sua moglie, Michelle Martin. La donna fu condannata a 30 anni di carcere, perché ritenuta complice delle atrocità commesse dal marito. Avendo già scontato più della metà della pena aveva infatti il diritto di chiedere la libertà condizionata, cosa che ha fatto per ben cinque volte. Lo scorso luglio, la richiesta avanzata dai suoi legali è stata accolta.

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