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Bassano, muore di parto al sesto mese di gravidanza, il bimbo era senza battito da giorni

Marta Lazzarin si è presentata alle 12 di martedì scorso al pronto soccorso con febbre molto alta, perdite vaginali da almeno due giorni e un forte mal di testa. I medici sospettano un’embolia polmonare, complicanza della morte del feto.
A cura di C. T.
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Marta Lazzarin, trentaquattrenne di Bassano del Grappa (Vicenza), è morta all'ospedale San Bassiano. La donna era al sesto mese della sua prima gravidanza. Marta si è presentata alle 12 di martedì scorso al pronto soccorso, con febbre molto alta, perdite vaginali da almeno due giorni e un forte mal di testa. Dopo le prime analisi, un'ecografia ha mostrato l'assenza del battito cardiaco del bambino che portava in grembo. Il feto era probabilmente già morto da qualche giorno, per cause ancora ignote. Alla donna è stata quindi somministrata una terapia antibiotica per fermare la febbre. Alle 13 e 30 sono arrivate le prime contrazioni che le avrebbero permesso di espellere il feto senza vita.

Tutto stava procedendo come da routine, ma intorno alle 17 e 45 Marta ha iniziato a sentirsi male, è diventata pallida, aveva dolori fortissimi, le mancava il fiato e sudava. La donna è andata in arresto cardiaco e rianimata più volte, fino a quando non viene dichiarata morta intorno alle 19 e 10. Il sospetto dei medici è che si sia trattato di un'embolia polmonare, una complicazione dovuta alla morte del feto. Domani sarà effettuata l'autopsia sul corpo della trentaquattrenne.

Insieme al marito, Marta gestiva un blog molto seguito, "BlogDiViaggi", dove pubblicava racconti, consigli e curiosità. Proprio alle pagine del sito, il compagno, Chris, ha affidato la sua lettera d'addio alla moglie:

"Ciao ciao amore mio, scrivo questo post con le lacrime agli occhi, anche se lei mi vuole forte, scrivo questo post solo per dirvi che la mia metà e la metà di questo blog ieri è volata in cielo. Marta, il mio amore, è mancata con il bimbo Leonardo che portava in grembo. Ciò che voglio non è certo rovinarvi le feste o strapparvi le lacrime e neppure lei lo vorrebbe, scrivo solo per ricordarla con il suo sorriso, la sua gentilezza, la sua bontà. Ciò che la rendeva più felice era donare a chi aveva più bisogno e nessun regalo era per lei più bello di quello. Allora amore, vedrai, sarai fiera di me, cercherò con tutte le mie forze di regalare sorrisi a chi più ne ha bisogno , proprio come facevi tu. Vedrai, sarai orgogliosa di me. Continuerò a viaggiare con te nel cuore, mi piace pensare che tu  possa vedere con i miei occhi i luoghi che hai sempre sognato. Vedrai amore, vedrai, ce la farò, perché conosco i tuoi pensieri e so che sei al mio fianco e queste parole vengono anche da te. Amore mio, resterai sempre con me".

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