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Bankitalia, Renzi: “Nessun problema se Gentiloni conferma Visco, noi con i risparmiatori”

Ancora acceso il dibattito su Bankitalia e la mozione Pd. In un’intervista il leader del Pd Matteo Renzi ha detto che “qualsiasi nome il premier farà, non ci saranno problemi”. L’attacco di Speranza: “Renzi irresponsabile”.
A cura di Susanna Picone
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Prosegue la polemica relativa alla mozione di sfiducia presentata dal Partito Democratico nei confronti del governatore di Bankitalia Ignazio Visco. Sulla questione è intervenuto di nuovo il segretario del Pd, Matteo Renzi, che in un'intervista all'Avvenire di domani ha detto che “qualsiasi nome il premier farà non ci saranno problemi”. “Anche se dovesse confermare Visco – ha aggiunto Renzi -. Prenderò atto della decisione”.  “Ci hanno chiamato eversivi – così poi l’ex premier durante un'intervista alla festa del Foglio a Firenze – ma noi siamo quelli che fanno battaglie a viso aperto; poi chi deve decidere decida, perché le regole sono queste”. Renzi ha detto che tornare a Palazzo Chigi sarebbe importante perché “ti accorgi che da lì puoi incidere davvero. Quindi sì sarebbe importante ma non sono così desideroso di tornarci da sacrificare le idee e le cose che ho fatto in questi anni”. Ad esempio, ha chiarito il leader del Pd, “non dirò che sulle banche va tutto bene”. “Io e il Pd – così ancora Renzi nell’intervista – non possiamo difendere l'attuale assetto di potere, non possiamo stare dalla parte dei presunti salotti buoni della finanza. Noi stiamo con i risparmiatori”.

Intanto, un duro attacco al segretario del Pd è arrivato dal coordinatore nazionale di Mdp, Roberto Speranza: “Renzi è irresponsabile perché pensa di fare campagna elettorale, inseguendo inutilmente i grillini, su un tema delicato come il risparmio dei cittadini”, ha detto aggiungendo che “non si può gettare così nel fango un'istituzione come Banca d'Italia”. Sul tema è intervenuto tra gli altri anche il ministro degli Esteri Angelino Alfano secondo cui “il punto essenziale adesso è la decisione del governo”. “C’è autonomia della Banca d'Italia e al tempo stesso la possibilità, il diritto delle forze politiche di dire la propria opinione. Non è una enclave la Banca d'Italia, della quale e sulla quale non si può discutere”, ha aggiunto il ministro.

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