Bangladesh: oltre 380 morti nel palazzo crollato, arrestato il proprietario dell’edificio
E' salito a 381 morti il bilancio delle vittime del crollo dell'edificio di otto piani avvenuto mercoledì scorso alla periferia di Dacca in Bangladesh. Le persone recuperate vive sotto le macerie sono 2.437, ma all'appello mancano oltre 200 persone. Nell'enorme edificio adibito a fabbrica infatti lavoravano oltre 3mila persone, in gran parte operai dell'industria tessile. Dopo le proteste di piazza dei giorni scorsi da parte degli operai, che chiedevano l'incriminazione dei proprietari dell'edificio, e sfociate anche in violenti scontri con la polizia, le forze dell'ordine ieri hanno annunciato di aver arrestato Mohammed Sohel Rana, proprietario dello stabile crollato. Secondo il ministero per le Amministrazioni locali Rana è stato preso mentre cercava di fuggire dal Paese, ma ora nel mirino della polizia il suo socio spagnolo, David Mayor, direttore della Phantom Tac, una joint venture tessile fra la bengalese Phantom Apparels e la spagnola Textile Audit Company, che occupava uno dei piani dell'edificio crollato.
Interrotte le ricerche dei superstiti – Intanto anche a causa di un incendio scoppiato nelle scorse ore proprio a ridosso delle macerie del palazzo dove sono in corso le operazioni di soccorso, le autorità del Bangladesh hanno deciso di interrompere le ricerche dei superstiti del palazzo. Al posto degli uomini che da giorni scavano tra le macerie saranno impiegate alcune macchine scavatrici per rimuovere i detriti. Come ha spiegato l'agenzia di stampa del Bangladesh, Bss, già dalla tarda serata di ieri sono entrate nel sito due gru idrauliche per rimuovere i lastroni di cemento armato dello stabile di otto piani.
