Bagdad, attentato kamikaze: cinque morti e 27 feriti nella capitale
Attentato kamikaze contro il Ministero dell’interno iracheno a Bagdad: un uomo si è fatto esplodere fuori la sede istituzionale stamattina alle 5,30 (ora italiana 7,30). Il kamikaze si è avvicinato al ministero a bordo di un’auto imbottita di esplosivo, con la quale si è avvicinato ai cancelli del palazzo, non appena gli agenti della sicurezza hanno aperto le porte per consentire l’ingresso agli impiegati giunti sul posto per svolgere le proprie mansioni quotidiane.
Il bilancio di vittime è drammatico: finora, infatti, si contano cinque morti e almeno ventisette feriti. Questo non è l’unico attacco che ha sconvolto la capitale irachena nelle ultime ore: in questi giorni, infatti, si sono susseguiti diversi attacchi kamikaze, in cui hanno perso la vita ben 60 persone, tra cui anche sei agenti delle forze dell’ordine. Le province più colpite sono state Al-Anbar e Salaheddine. I feriti, invece, sono stati ben 160. A comunicare il grave numero di vittime è stato il portavoce del Ministero della Salute iracheno, Ziad Tariq, il quale ha parlato di ben 14 esplosioni totali verificatesi nella capitale, mediante autobombe, ma anche da bombe lasciate in strada o da auto cosparse di ordigni.
L’esplosione più sanguinosa si è verificata a Karrada, dove un kamikaze si è fatto esplodere a bordo di un’autoambulanza, provocando 25 morti. Questi numerosi attacchi suicidi sono iniziati da quando è iniziata la crisi politica tra il governo sciita e i rivali sunniti, dopo il ritiro degli ultimi soldati americani presenti in Iraq. Accusato di attività turistiche il sunnita Tariq Al-Hashemi, per il quale è partito, nelle ultime ore, un ordine di arresto. Anche a Damasco sono state colpite due sedi dell'intelligence da diversi ordigni esplosivi, che hanno causato morti e feriti. Stessa situazione anche in Pakistan, dove un kamikaze si è fatto esplodere contro una sede dei Corpi di Frontiera, provocando nove vittime.