Baby squillo Parioli: nel giro altre ragazze pronte a prostituirsi
Nel giro di prostituzione minorile dei Parioli, a Roma, ci sarebbero state anche altre giovani pronte a vendere il proprio corpo per guadagnare soldi facili. Altre ragazze che avrebbero voluto fare come le due minorenni già individuate da tempo, una giovane di 14 anni e l’altra di 15. Lo ha detto la più piccola delle due baby squillo durante l’incidente probatorio chiesto dalla Procura di Roma. La ragazzina avrebbe detto che Mirko Ieni, uno degli uomini arrestati qualche mese fa, non solo aveva preso in affitto l’appartamento nel quartiere bene dei Parioli per gli incontri a pagamento, ma avrebbe tentato di mettere in piedi un vero e proprio “mercato” selezionato della prostituzione con (baby) escort italiane. “Una volta io e la mia amica abbiamo incontrato altre due ragazze che gestiva Ieni”, ha spiegato – ricostruisce Il Messaggero – una delle giovani che, intanto, ancora una volta ha tentato di scagionare sua madre.
Una donna che, a suo dire, avrebbe saputo “solo” della cocaina da spacciare ai Parioli. La baby squillo al gip ha ripetuto quelle che erano le motivazioni che la spingevano a vendersi: “Mi piaceva l’idea di fare tanti soldi e farli in modo rapido e senza faticare troppo. Ho visto che la mia amica si poteva permettere tutto. Acquistava vestiti di marca e cellulari di ultima generazione: volevo farlo anche io”. Con l'incidente probatorio delle due ragazze si avvia alla chiusura il primo filone di inchiesta sul giro delle baby squillo. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il sostituto Cristiana Macchiusi potrebbero chiedere il giudizio immediato per i cinque arrestati e per i primi clienti identificati.