Baby prostitute Parioli, nell’inchiesta spunta anche la droga: 2 arresti
Nuovi arresti nell’ambito dell’indagine dei carabinieri di Roma sulla vicenda delle prostitute minorenni dei Parioli. Oltre al sesso a pagamento con le due studentesse di 14 e 15 anni gli arrestati dovranno rispondere anche di spaccio di cocaina. Questa mattina i carabinieri del nucleo investigativo hanno fermato i due pusher che avrebbero fornito sostanze stupefacenti alle due baby squillo. Uno dei due arrestati era stato già fermato per la stessa inchiesta: si tratta di Mirko Ienni, dovrà rispondere delle accuse di aver fornito la droga alle minorenni e ad altre due donne. L’altro arrestato è un imprenditore edile 49enne che le prostitute chiamavano “cliente bambus”, nomignolo probabilmente nato dal nome della stessa cocaina. A quest’ultimo, che era un cliente abituale delle minorenni, è contestato anche il reato di induzione alla prostituzione minorile per aver avuto rapporti con loro e per aver proposto incontri sessuali con un’altra coppia.
Pagava il sesso con la droga – L’imprenditore, da quanto si apprende, era solito pagare il sesso con la fornitura di dosi di cocaina. Erano state le stesse studentesse a dire agli investigatori di aver fatto uso di cocaina con i loro clienti e di averla ceduta in alcuni casi a coetanei. Oggi, intanto, è stato scarcerato uno dei primi arrestati nell’inchiesta (in totale le persone finite in manette sono 5, compresa la madre di una delle prostitute). Si tratta di Mario De Quattro, uno dei presunti sfruttatori delle baby squillo al quale sono stati concessi gli arresti domiciliari per motivi di salute.