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La strage di Erba di Olindo e Rosa

Azouz insiste “Olindo e Rosa non sono colpevoli, Frigerio dica la verità”

L’uomo, che nella strage di Erba perse la moglie Raffaella Castagna e il figlio Youssef, 2 anni, già in passato aveva espresso dei dubbi sulla colpevolezza dei coniugi Romano ed oggi, a Mattino 5, è tornato a ribadirlo: “Sono dei poveretti che stanno pagando la loro ingenuità. Ci sono dei colpevoli in giro e degli innocenti in galera”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Rosa Bazzi e Olindo Romano non sono i colpevoli sono solo dei poveretti che stanno pagando per la loro ingenuità. Prego il Signor Frigerio di dire la verità su come sono andate realmente le cose. È necessario per tutte le persone che hanno perso i loro cari". Sono le parole pronunciate oggi, lunedì 4 marzo a ‘Mattino Cinque', da Azouz Marzouk, in collegamento dalla Tunisia. L'uomo, che nella strage di Erba del dicembre 2006 aveva perso la prima moglie, il figlio di due anni e la suocera, punta dunque il dito contro l'unico testimone del massacro, quel Mario Frigerio che si salvò solo perché creduto morto dagli assalitori. "Secondo me non sono state fatte bene le indagini. Ci sono tanti punti di domanda che sono rimasti irrisolti – ha proseguito Marzouk – ci sono dei colpevoli in giro e degli innocenti in galera. Sono stato obbligato a stare zitto, ma prima o poi farò uscire la verità. La procura di Como non voleva far uscire una verità amara. Voglio che la legge italiana si svegli e riapra il caso".

C'è da dire che non è la prima volta che il tunisino esprime i suoi dubbi nel ricordare quanto accaduto nella sua casa di Erba sei anni fa, e in particolare a proposito della testimonianza rilasciata da Frigerio: "Mario Frigerio ha testimoniato di aver visto Olindo e Rosa massacrare 4 persone, ma all'inizio ha fatto una descrizione di una persona che non era Olindo. Solo dopo la visita del comandante Gallorini, amico di Carlo Castagna, Frigerio ha detto di aver riconosciuto Rosa e Olindo. Quando ho visto le foto di come è stato trovato morto mio figlio – ha concluso Marzouk – l'ho visto nella posizione di un bambino che conosce il suo aggressore e non ne ha paura". Parole forti che vanno a scontrarsi con i tre gradi di giudizio (l'ergastolo è stato confermato anche dalla Corte di Cassazione) che hanno sancito la colpevolezza dei due coniugi nell’omicidio di Raffaella Castagna, il figlio Youssef, la madre della donna, Paola Galli, e la vicina di casa Valeria Cherubini.

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