Avellino, strage del Bus, al via le perizie: ma un tecnico si ferisce alla testa

Imprevisto per uno dei periti che stanno compiendo il sopralluogo sul bus coinvolto nell'incidente di Monteforte Irpino, nel quale sono morte 39 persone. Nel deposito giudiziario di Mercogliano in provincia di Avellino, Il perito, nominato dal titolare dell'agenzia Mondo Travel, Gennaro Lametta, indagato nell'inchiesta della Procura di Avellino, ha battuto la testa contro una trave di ferro ferendosi. Sul posto è stata fatta arrivare un'autoambulanza. I sanitari hanno prima medicato l'uomo e poi lo hanno portato in ospedale dove gli sono stati applicati due punti di sutura al cuoio capelluto.
Nell’inchiesta sono indagati anche due funzionari di Società Autostrade (Michele Renzi e Antonio Sorrentino). Gli accertamenti riguarderanno tutte le parti meccaniche del pullman, e proprio dagli esami – per quanto i risultati si conosceranno solo tra qualche mese – potrebbe trovare conferma l'ipotesi che più delle altre viene presa in considerazione per spiegare l'incidente: il cedimento strutturale dell'impianto di trasmissione (alcuni pezzi sono stati recuperati sulla carreggiata autostradale a circa un chilometro del viadotto Acqualonga) che avrebbe determinato il blocco del sistema frenante e del freno motore del mezzo di trasporto. L'autobus, in un tratto in discesa, è risultato poi ingovernabile per il conducente, Ciro Lametta, anch'egli deceduto nell'impatto, finendo a velocità elevata contro la barriera di protezione (il new jersey), che non ha retto all'urto.