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Giorgio Moretti
Nato nel 1989, fiorentino. Giurista e scrittore gioviale. Co-fondatore del sito “Una parola al giorno”, dal 2010 faccio divulgazione linguistica online. Con Edoardo Lombardi Vallauri ho pubblicato il libro “Parole di giornata” (Il Mulino, 2015).
Ma “mannaggia” è una parola così grave?
Due parole della vita nelle nostre città medievali
Il pregio necessario della parola ‘femminicidio’
C’è una bella differenza fra sarcasmo e ironia
Perché ‘inalberarsi’ è un verbo fondamentale
Come distinguere con una sola parola ‘nipote’ dei nonni da ‘nipote’ degli zii
Tre buone ragioni per dire (e scrivere) “ma però”
La campana del campanile prende il nome dalla Campania
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Quando fa un caldo astronomico: la canicola e il solleone
‘Avatar’ vuol dire un po’ più di quello che pensi
Perché i mesi di luglio e agosto si chiamano così
Chi è più amico, l’amichevole o l’amicale?
Scopriamo che cos’è il ‘blachennomio’, la tassa sulla stupidità
Come vestirsi alla giostra medievale: le maniche, le mance, le manche
Ma ‘glamour’, di preciso, che vuol dire?
‘Precipitevolissimevolmente’ non è la parola più lunga dell’italiano
3 personaggi dell’Orlando Furioso che trovi nel vocabolario
“Odeporico”, la parola per chi viaggia
Perché la parola “mamma” è straordinaria
Chi si finge malato per farsi gli affari suoi è ‘furbo’ o ‘stronzo’?
Quel paio di parole della filosofia greca che ti svoltano la giornata #3
3 ragioni per scrivere “sé stesso” (con l’accento)
Il significato della parola ‘Pasqua’
È nata a Napoli, ha ucciso la matrigna e altre cose che non sapevi di Cenerentola
Come sbagliamo a usare le parolacce: il caso del termine ‘sticazzi’
E se la Crusca potesse emanare leggi? Lo strano caso dell’Accademia della Lingua Ebraica
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