video suggerito
video suggerito
Covid 19

Zero positivi, zero ricoveri: l’inchiesta sui dati falsati in Sicilia blocca il calcolo dei contagi

Il bollettino di ieri sull’emergenza coronavirus riporta uno “zero” anomalo nella casella della Sicilia: zero ricoveri in terapia intensiva, zero tamponi e zero contagi. Ma no, non significa che d’improvviso sull’isola sia sparito il Covid, ma che l’inchiesta sui dati falsati ha temporaneamente fermato il conteggio dei positivi.
A cura di Davide Falcioni
1.084 CONDIVISIONI
Ruggero Razza, assessore alla Sanità Regione Siciliana
Ruggero Razza, assessore alla Sanità Regione Siciliana
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Ci sono degli "zero" anomali nel bollettino di ieri sull'emergenza coronavirus: si riferiscono alla regione Sicilia, in particolare alle caselle sui nuovi ingressi in terapia intensiva, test antigenici, incremento dei tamponi e soprattutto incremento dei nuovi casi. E no, non significa affatto che l'isola è finalmente Covid free, bensì che la bufera giudiziaria che si è abbattuta sull'assessore regionale alla salute Ruggero Razza – costretto alle dimissioni – e su alcuni dirigenti ha di fatto azzerato il conteggio dei positivi in vista di un reset che dovrebbe avvenire nelle prossime ore.

Il Dasoe (Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico) – la cui dirigente Maria Letizia Di Liberti è stata arrestata con l'accusa di falso – ieri non ha trasmesso nessun dato sull'andamento dell'epidemia all'Istituto superiore della Sanità. Lo stop, tuttavia, verrà riassorbito già nella giornata di oggi. "La Regione Sicilia – spiegavano ieri dal ministero della Salute – integrerà i dati non comunicati per motivi organizzativi".

Come è nata l'inchiesta sui dati falsati in Sicilia

Ieri i Carabinieri del Nas di Palermo e del Comando Provinciale di Trapani hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di alcuni appartenenti al Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (Dasoe) dell'Assessorato della Salute della Regione Siciliana, dirigenti e amministratori pubblici che – secondo l'accusa – avrebbero alterato i dati sulla pandemia (modificando il numero dei positivi e dei tamponi) diretti all'Istituto Superiore di Sanità, condizionando i provvedimenti adottati per il contenimento della diffusione del virus. Tra gli indagati -per falso materiale ed ideologico – ci sono anche l'assessore regionale alla Sanità della Sicilia Ruggero Razza, la dirigente generale del Dasoe Maria Letizia Di Liberti, il funzionario della Regione Salvatore Cusimano e il dipendente di una società che si occupa della gestione informatica dei dati dell'assessorato Emilio Madonia. L'inchiesta è nata dalla scoperta che in un laboratorio di Alcamo (Tp) erano stati forniti dati falsati su decine di tamponi. I pm hanno avviato accertamenti che sono arrivati all'assessorato regionale. Svariate intercettazioni confermerebbero l'alterazione dei dati inviati all'Iss.

L'ex assessore Razza si è avvalso della facoltà di non rispondere

Ieri pomeriggio il dimissionario assessore regionale alla Salute Ruggero Razza si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai pm di Trapani. Il suo avvocato Enrico Trantino ha spiegato. "Ruggero Razza dimostrerà l'inconsistenza delle accuse e l’errore di ricostruzione compiuto da magistrati territorialmente incompetenti. Non è stato dimostrato che i dati sono stati forniti in modo falsato che quale siano stati realmente inviati. C'è un solo dato certo: che l’assessore Razza con grande senso delle istituzioni ha ritenuto doveroso dimettersi per non creare intralcio in comparto molto delicato nel momento più difficile e d’emergenza vissuto dalla sanità".

1.084 CONDIVISIONI
32823 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views