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Guerra in Ucraina

Zelensky all’Italia: “Se Putin attacca i Paesi baltici i vostri figli dovranno andare in guerra”

Il presidente ucraino Zelensky: “So che se l’Ucraina cade, il passo successivo è la Moldavia e poi i Paesi baltici. Putin arriva lì, forse non in Italia, ma i Paesi baltici sono membri della Nato e voi dovrete mandare lì in guerra i vostri figli”.
A cura di Davide Falcioni
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"So che se l'Ucraina cade, il passo successivo è la Moldavia e poi i Paesi baltici. Putin arriva lì, forse non in Italia, ma i Paesi baltici sono membri della Nato e voi dovrete mandare lì in guerra i vostri figli". A dirlo Volodymyr Zelensky a "Porta a porta" al termine di una giornata trascorsa densa di incontri in Italia – con Sergio Mattarella e Giorgia Meloni – e in Vaticano, nell'attesissimo vertice con Papa Francesco. "Per me è stato un onore incontrare Sua Santità, però lui conosce la mia posizione, la guerra è in Ucraina e il piano deve essere ucraino. Siamo molto interessati a coinvolgere il Vaticano nella nostra formula per la pace", ha detto il leader ucraino rispondendo a una domanda sul dialogo con il Pontefice.

Zelensky: "Con tutto il rispetto per il Papa, non abbiamo bisogno di mediatori"

"Con tutto il rispetto per Sua Santità – ha aggiunto il leader di Kiev – noi non abbiamo bisogno di mediatori, noi abbiamo bisogno di una pace giusta. Noi invitiamo il Papa, come altri leader per lavorare a una pace giusta, ma prima dobbiamo fare tutto il resto", ha affermato, sottolineando che non ha senso tentare di coinvolgere ora la Russia in un dialogo. "Non si può fare una mediazione con Putin, nessun Paese al mondo lo può fare".

"Putin è come una belva feroce"

Zelensky ha affermato che "Putin è isolato al Cremlino e con la sua guerra di aggressione ha isolato la Russia nel mondo". Il russo "è un piccolo leader che uccide non solo gli ucraini ma anche la sua gente per difendere la propria poltrona. Ogni giorno che le truppe ucraine respingono le forze russe ci avvicinano alla pace". Vladimir Putin "è come una grande belva feroce, che attacca quando vede l'unità in Europa", ha detto Zelensky a "Porta a porta". "Noi non siamo ciechi – ha poi continuato -, vediamo come alcuni Paesi aiutano ad aggirare le sanzioni contro la Russia".

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Zelensky: "Non vogliamo solo la vittoria, ma anche giustizia"

Ma non solo. Per Zelensky "la vittoria per l'Ucraina non è costituita solo dalla ripresa dei territori, ma anche da un tribunale che faccia giustizia. Non so cosa significhi la vittoria per le famiglie ucraine che hanno perso i figli. A difendere i nostri territori sono stati i loro figli caduti, e non so se per questo persone che hanno subito un lutto la vittoria sarà abbastanza – ha osservato -. Vogliamo la giustizia, la chiediamo e la esigiamo. Questi sono i valori per cui combattiamo".

Controffensiva ucraina, Zelensky: "A breve passi importanti"

E a proposito della situazione sul campo e degli obiettivi della controffensiva Volodymyr Zelensky non si è sbilanciato: "I passi importanti saranno fatti a breve. Ci stiamo preparando con grande impegno e faremo passi importanti. Siamo molto motivati. Non posso rispondere" sui tempi e i modi, "ma vedrete i risultati. Noi crediamo nella vittoria".

Vladimir Putin ordinerà la ritirata dai territori dell'Ucraina "quando capirà che potrà perdere tutto" ma, grazie al controllo che esercita sui media di Mosca, racconterà "alla società che ha vinto e che la sua operazione ha avuto successo". Lo ha detto Zelensky a "Porta a porta". "Non tutti capiscono fino in fondo cosa succede con la politica d'informazione in Russia. Putin ha raccontato che in Ucraina ci sono i nazisti e loro hanno cominciato a crederci. Controlla tutto lo spazio mediatico. Cercherà una via d'uscita da questa situazione usando gli stessi strumenti di informazioni utilizzate", ha detto. "In un certo momento Putin potrà capire che, dal punto di vista diplomatico, potrà risolvere la questione se lascerà i nostri territori. Il nostro compito è fare pressione non solo sul campo di battaglia, ma anche con le sanzioni".

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