Yara, nessuna traccia della vittima sull’auto e il furgone di Bossetti
Non sarebbero state trovate tracce di Yara Gambirasio sul furgone Iveco Daily e sulla Volvo di proprietà di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello in carcere dal 16 giugno scorso perché accusato dell'omicidio della tredicenne di Brembate di Sopra. A dirlo è la relazione conclusiva dei Ris di Parma, il reparto per le investigazioni scientifiche dei carabinieri, sui due veicoli di Bossetti. Relazione che è stata appena consegnata al pm Letizia Ruggeri. Da quanto è emerso, i tecnici hanno smontato pezzo per pezzo il furgone Iveco Daily cassonato verde chiaro e la Volvo V40 di Massimo Giuseppe Bossetti sequestrati il primo luglio scorso, e hanno controllato tutto lavorando per oltre cinque mesi, senza però trovare alcuna traccia utile alle indagini. Nessuna traccia utile alle indagini dell’omicidio di Yara Gambirasio sarebbe stata trovata neppure tra gli oggi prelevati a casa di Bossetti. La scorsa estate, dopo l’arresto del muratore di Mapello, i carabinieri avevano prelevato decine di oggetti appartenenti al presunto assassino di Yara da casa sua. Il pubblico ministero Letizia Ruggeri attende ancora la relazione affidata agli esperti dell'Università di Pavia sui peli trovati sul corpo della ragazza e quella sui computer e i telefoni cellulari di Bossetti per poter chiudere le indagini.
La prova del dna contro Massimo Giuseppe Bossetti – Contro Massimo Giuseppe Bossetti, com’è noto, pesa soprattutto la prova del dna: secondo la scienza appartengono al muratore di Mapello, infatti, le tracce trovate sugli slip e sui leggings di Yara Gambirasio. La difesa di Massimo Giuseppe Bossetti, attualmente rappresentata solo dall’avvocato Claudio Salvagni dopo che la collega Silvia Gazzetti nei giorni scorsi ha deciso di lasciare il suo incarico, ha chiesto che il test del Dna venga ripetuto.