Yara: mostrati video inediti contro la volontà della famiglia Gambirasio
Una famiglia silenziosa, stretta nel suo dolore quella di Yara Gambirasio. Dopo la scomparsa della piccola atleta bergamasca da Brembate di Sopra le emittenti televisive non hanno trovato pane per i loro denti nella provincia bergamsca. Via Rampinelli, la strada in cui si trova la villetta in cui Yara abitava con i suoi cari è stata chiusa al traffico ed è stato predisposto sin da subito il divieto di sostare per i mezzi delle tv. Una scelta o meglio un'inclinazione verso la riservatezza che è la caratteristica dei Gambirasio che più volte è emersa durante i mesi della scomparsa e anche dopo il ritrovamento del corpo di Yara a Chignolo.
Le tv soltanto raramente hanno avuto la concessione di riprendere i volti di Fulvio e Maura Gambirasio contratti dal dolore e nessuna immagine di Yara è stata divulgata dopo il ritrovamento. Ieri il Sindaco di Brembate Diego Locatelli aveva fatto sapere che i genitori di Yara Gambirasio erano venuti a conoscenza del tentativo, da parte di alcune emittenti televisive, di entrare in possesso di un video in cui veniva ritratta la giovane atleta bergamasca durante una delle sue gare. Il sindaco, ha così commentato l'accaduto: "La famiglia non vuole che questo accada e deciderà eventualmente di adire a vie legali contro chi pubblicherà queste immagini. "
Ancora una volta la volontà dei Gambirasio era quella di preservare la memoria e il ricordo della figlia prematuramente scomparsa, evitando di dare in pasto a irrispettosi sciacalli alcune delle immagini più felici della breve vita di Yara. Purtroppo però tale volontà non è stata rispettata e durante la puntata di ieri sera di "Porta a Porta", il conduttore Bruno Vespa ha mostrato il video dell'atleta bergamasca. Abbiamo scelto di non riportare il filmato di proposito, perchè abbiamo seguito la vicenda di Yara sin dalla sua scomparsa, quando ancora nessuno ne dava notizia e ci siamo sentiti fin da subito vicino all'apprensione della famiglia Gambirasio. Abbiamo seguito la vicenda con ansia e speranza, augurandoci di dare al più presto una bella notizia. Non è successo e il 26 febbraio il nostro compito è stato quello di annunciare, con una morsa al cuore, che Yara non c'era più. Pertanto tra queste righe troverete soltanto solidarietà con il dolore e la volontà della famiglia Gambirasio che, per l'appunto, si è detta contraria alla divulgazione del girato.
Si tratta di brevi fotogrammi in cui si vede Yara durante due gare di ginnastica ritmica, lo sport che frequentava con passione presso il Centro Sportivo. L'atleta, prima in body nero, poi vestita con una canotta verde, è impegnata in diversi esercizi e sembra perfettamente a suo agio mentre maneggia palla e clavette. A detta di Bruno Vespa, si tratta di: "un garbatissimo filmato di Yara che vince una gara di ginnastica ritmica regionale. Il filmato è stato ottenuto, senza nessun tipo di trattativa commerciale o economica, dall'inviato di Panorama Carmelo Abbate ospite in studio." Ad ogni modo si tratta di un video che non avrebbe ragione di essere diffuso, e che stride alquanto quasi come l'anteprima di Porta a Porta su Yara e Sarah Scazzi durante Cenerentola.
Un filmato che, come si evince, non contribuisce a fornire un servizio di informazione o di approfondimento sulle indagini pertanto non è funzionale alla volontà di informare sui fatti. Bensì scava nel passato della giovane Yara, spingendo il telespettatore ad una commozione superficiale quanto ovvia. Un'evenienza che i Gambirasio hanno evitato con ogni mezzo e che è stata violata senza troppi complimenti dalla televisione del servizio pubblico. E' davvero questo ciò che gli italiani hanno bisogno di sapere?