Yara Gambirasio ultime notizie: si riaffaccia l’ipotesi del maniaco
Non si fermano le ricerche degli inquirenti: si continua a cercare il tassello mancante per dare un volto all’assassino di Yara Gambirasio, il cui corpo è stato ritrovato sabato pomeriggio in un campo incolto di Chignolo. Già nelle prime ore dal rinvenimento del cadavere di Yara, le indagini identificavano il profilo dell’assassino come una persona che conosceva bene la zona vicino Brembate Sopra e che ben sapeva che il campo di via Bedeschi in cui è stata ritrovata la ragazzina avesse dell’erba alta dove sarebbe stato facile nascondere un corpo.
Nella giornata di ieri sono stati effettuati diversi test sul campo di Chignolo: si è cronometrato il tempo che si impiega a percorrerlo dalle diverse direzioni oltre alla durata del tragitto dalla palestra dove è stata vista per l’ultima volta. Inoltre, sono state sequestrate le registrazioni delle telecamere poste all’esterno dell’azienda metal meccanica “Rosa&C.” e che potrebbero aiutare, attraverso ore e ore da visionare, a capire chi sia l’autore dell’efferato delitto. Un lavoro davvero arduo, dal momento in cui la zona circostante il campo ospita anche un locale altamente frequentato da giovani: la discoteca “Sabbie Mobili” che fa sì che nel week end la strada sia piuttosto trafficata.
Intanto prende piede con forza l’ipotesi del maniaco: gli investigatori non parlano più di indagini a tutto tondo e le piste che si erano fatte strada nei primi momenti della scomparsa sono quasi del tutto abbandonate. Sebbene il corpo di Yara non presenti i segni di violenza sessuale, gli inquirenti sono portati a pensare che il carnefice avrebbe voluto abusare di lei ma non ci sia riuscito, e quindi abbia deciso tout court di liberarsene; ciononostante la ragazzina pare essersi difesa strenuamente secondo quando traspare dalle ferite riportate sul polso e sulle braccia.
Secondo alcune indiscrezioni a questo punto gli inquirenti potrebbero decidere indagare tra gli abitanti della zona che abbiano già in passato rilevato tendenze pedofile e un interesse sessuale per le ragazzine. A tal proposito, pare che verrà isolato il DNA di 10 possibili sospettati che in seguito sarà confrontato con quello che, si spera, l’equipe del LABONAF della dottoressa Cattaneo riuscirà a rintracciare dall'autopsia sul corpo martoriato della piccola Yara.