Yara Gambirasio, solo 6 mesi di tempo per trovare l’assassino
Gli investigatori che stanno lavorando ormai da più di un anno sul caso di Yara Gambirasio, la giovane ginnasta uccisa a Brembate di Sopra, nel bergamasco, il 26 novembre del 2010, avranno solo ancora sei mesi di tempo a disposizione per continuare con le loro indagini e sperare di arrivare ad una svolta che possa finalmente dare giustizia alla famiglia della tredicenne. Il pm dell’inchiesta, Letizia Ruggeri, ha chiesto oggi la terza e ultima proroga delle indagini, domanda presentata alla vigilia della scadenza della seconda proroga, prevista per il 9 luglio. L’istanza è ora sul tavolo del gip Ezia Maccora che dovrebbe dare il via libera nelle prossime ore. Poi, se entro i prossimi sei mesi non verrà fuori il nome dell’assassino di Yara, il caso sarà definitivamente archiviato.
L’unica pista continua ad essere quella del dna – Il caso di Yara Gambirasio è stato caratterizzato, in un lungo anno di indagini, dai riscontri delle tracce di dna trovate sul cadavere della tredicenne e gli oltre 10mila campioni prelevati nel bergamasco e non solo. Le ultime notizie a tal proposito erano orientate alla ricerca di una donna, madre di quello che gli investigatori ritengono possa essere stato il carnefice della ragazzina. Il padre del killer è stato già identificato, trovare la madre è importante per completare il profilo genetico dell’uomo. Qualche giorno fa il pm Ruggeri ha nuovamente incontrato anche i genitori di Yara, Fulvio e Maura Gambirasio: al centro del loro colloquio, secondo quanto si è appreso, ci sarebbero state le abitudini della ragazza.