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Yara Gambirasio: prelievi di saliva a chi frequenta il centro sportivo

In queste ore si stanno effettuando prelievi di saliva alle persone che frequentavano abitualmente il centro sportivo dove si allenava Yara Gambirasio. A brave i nuovi riscontri.
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nuovi riscontri nel centro sportivo

La conferenza stampa del procuratore Meroni aveva evidenziato che sui guanti di Yara Gambirasio erano state isolate due tracce genetiche differenti: appartenenti rispettivamente ad un uomo e una donna. Da queste prime rivelazioni sembrerebbe che i killer sulla scena del delitto siano due, a meno che i DNA ritrovati non siano finiti sugli indumenti di Yara precedentemente all’aggressione. Confrontati con i DNA in possesso delle forze dell’ordine, che comprendevano persone con precedenti per violenza sessuale, non ci sono stati riscontri positivi e l’assassino della tredicenne bergamasca è ancora a piede libero.

Per questo gli inquirenti hanno predisposto ed effettuato ulteriori prelievi di tracce genetiche, stavolta a persone che frequentavano il centro sportivo dove Yara si allenava quotidianamente in ginnastica ritmica. Non si sa con precisione di quante persone si tratti, ma pare che siano almeno alcune decine. Tra le persone cui sono stati richiesti i prelievi di saliva, effettuati previa dichiarazione di volontarietà da parte degli interessati, ci sono anche padri delle ragazzine che frequentavano il centro.

Tale decisione rappresenta la volontà degli inquirenti di avere a disposizione un numero di DNA piuttosto ampio, che non si ferma soltanto ai parenti stretti di Yara, come aveva invece detto il procuratore Meroni durante la sua conferenza stampa. L’intero paese di Brembate di Sopra da dove Yara è scomparsa, nella persona del sindaco di Brembate Diego Locatelli, si dice disponibile a collaborare con gli inquirenti e, se potrà essere utile alle indagini, tutti i cittadini si sottoporranno ai prelievi.

Intanto vanno avanti i prelievi di saliva tra le persone che frequentavano il centro sportivo. Questa la dichiarazione del padre di una compagna di Yara:

Trovo giusto che ci sia stato chiesto un campione di saliva per l'estrazione del nostro Dna: servirà alle indagini, per escludere subito eventuali piste investigative non buone e concentrarsi su altro, senza perdere tempo. Per quanto mi riguarda sono assolutamente d'accordo con questa iniziativa degli inquirenti: se io facessi l'investigatore lo farei a tutti, il prelievo. Lo farei alle persone che erano a contatto con Yara, anche alle nostre stesse figlie: loro, ad esempio, frequentavano gli stessi luoghi di Yara, ad esempio gli spogliatoi della palestra. Chi ci dice che il Dna trovato sui guanti di Yara non sia il loro? Meglio subito sgombrare il campo da possibili dubbi.

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