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Yara Gambirasio: prelievi di Dna a Rovetta, è caccia alla mamma del killer

Dopo le rivelazioni fatte da un amico di Guerinoni, il padre del presunto assassino di Yara, le ricerche vanno avanti a Rovetta, il paese della Val Seriana in cui viveva l’amante dell’uomo. Prelevato anche il Dna delle madri emigrate dalla zona.
A cura di Susanna Picone
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Dopo le rivelazioni fatte da un amico di Guerinoni, il padre del presunto assassino di Yara, le ricerche degli investigatori vanno avanti a Rovetta, il paese della Val Seriana in cui viveva l’amante dell’uomo. Prelevato anche il Dna delle madri emigrate dalla zona.

Le ultime dichiarazioni fatte da un amico di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno morto nel 1999 e il cui Dna corrisponde a quello trovato sul corpo di Yara Gambirasio, hanno spinto gli investigatori a prelevare nuovi campioni nella speranza di scovare la madre dell’uomo che ha ucciso, ormai oltre due anni fa, la ginnasta di Brembate Sopra. Le ricerche sono concentrate in Val Seriana e in particolare nel paese d’origine dell’amante di Guerinoni, San Lorenzo di Rovetta.  È a Rovetta che i militari stanno compiendo indagini all’anagrafe e nuovi accertamenti genetici. Negli ultimi giorni – lo scrive il Corriere della Sera – i carabinieri hanno iniziato a prelevare campioni di Dna a donne più o meno anziane che hanno avuto un figlio nella prima metà degli anni ’60 a Rovetta o nell’altopiano di Clusone. Altri prelievi, che riguardavano soprattutto ragazze madri, erano stati già effettuati nei mesi scorsi.

Caccia a un figlio nato dalla relazione tra Guerinoni e la sua amante – Ora i militari si stanno concentrando anche sulle donne sposate perché non è escluso che l’assassino di Yara possa essere nato all’interno di un altro matrimonio. Il killer potrebbe essere un uomo che forse è stato riconosciuto dal marito dell’amante di Giuseppe Guerinoni. Sotto la lente degli inquirenti c’è anche l’anagrafe di Rovetta e dei comuni vicini: è necessario capire quante donne della zona siano andate via nel corso degli anni, madri che hanno partorito prima o dopo il loro trasferimento in altre zone della provincia di Bergamo. L’uomo che ha ucciso Yara sarebbe nato circa 50 anni fa dunque è probabile che la madre sia morta e in questo caso gli inquirenti potranno prelevare i campioni di Dna dai figli o da altri parenti prossimi.

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