Yara Gambirasio: morta lentamente per il freddo e le ferite
Non sono ancora note le cause che hanno portato la ginnasta bergamasca a perdere la vita nel campo di sterpaglie di Chignolo dove è stato trovato il corpo di Yara. Anzi, sarebbe meglio dire che non è stata ancora ritrovata una causa prevalente e che piuttosto, con larga probabilità, a determinare il decesso della tredicenne bergamasca siano state una serie di concause che hanno concorso a far sì che Yara perdesse la vita il 26 novembre, giorno della sua scomparsa. Secondo quanto dichiarato durante la conferenza stampa del procuratore Meroni tenutasi ieri, la morte non è arrivata presto per Yara, pare che la ragazzina abbia avuto una lenta quanto dolorosa agonia.
Agonia che potrebbe essere stata procurata dal freddo, così come dalle ferite che le sono state inferte dal suo aggressore. In effetti, è stato reso noto che Yara oltre alla già conosciuta contusione alla testa, sul corpo ha riportato due traumi alla faccia. Inoltre, alcuni segni lasciano pensare che Yara sia stata malmenata e caduta: particolari che trovano conferma anche negli strappi ritrovati sui pantaloni e sugli slip. Per quanto riguarda le indiscrezioni sulle ferite che formavano una “X” sulla schiena di Yara, invece, Meroni avrebbe smentito che i tagli formino un segno preciso, piuttosto sembrano del tutto casuali e poco profondi. Questo elemento induce a pensare che le lesioni siano state procurate alla vittima quando non poteva reagire: è possibile dunque che Yara sia stata prima aggredita e una volta svigorita dalla violenza dell’aggressore, questi l’abbia colpita al collo, ai polsi e alla schiena.
Per quanto riguarda il movente, i tagli sugli slip lasciano pensare ad una ragione di tipo sessuale. Sebbene dal tampone analizzato dalla dottoressa Cristina Cattaneo non è risultato che la ragazzina sia stata stuprata prima di morire, a confermare la presenza di un tentativo di violenza ci sarebbe il dettaglio del reggiseno, trovato indossato ma sbottonato. Ciononostante dalle ultime indiscrezioni non sembra che Yara fosse stata la vittima prescelta dai suoi aggressori, piuttosto comincia a farsi largo l’ipotesi che considera Yara una vittima casuale di un delitto premeditato.