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Yara Gambirasio: l’auto di Mohammed Fikri è ancora in Marocco?

La trasmissione Chi l’ha visto semina nuovi sospetti attorno alla vicenda di Fikri, l’operaio marocchino arrestato e poi scarcerato. Pare che i Carabinieri non controllarono la macchina che il marocchino imbarcò per Tangeri.
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Tutti ricorderanno il nome di Mohammed Fikri, l’operaio marocchino accusato di omicidio nell’ambito dell’inchiesta relativa alla scomparsa di Yara Gambirasio, il cui il corpo è stato ritrovato a Chignolo dell’Isola, nel pomeriggio del 26 febbraio scorso. Il 5 dicembre, Fikri si imbarca con la sua auto su un traghetto diretto a Tangeri per riabbracciare la sua famiglia: un viaggio programmato tempo prima. Un viaggio però che non si conclude come il marocchino aveva sperato perché i carabinieri intervengono e fanno sì che la nave cambia rotta e rientra nel porto di Genova. Il marocchino viene arrestato, ad inchiodarlo l’accusa di aver pronunciato in arabo la frase "Allah mi perdoni, non l'ho uccisa io", intercettata dagli investigatori. Soltanto successivamente si scoprirà che la traduzione della frase è in realtà errata, la traduzione corretta è "Speriamo che risponda" e viene pronunciata da Fikri mentre telefona un amico cui aveva concesso un prestito di duemila euro, prestito che voleva gli si fosse saldato. In seguito a queste nuove rivelazioni, Fikri viene scarcerato.

Dopo di lui, nessuna altro accusato: soltanto alcuni indiziati. Il 26 febbraio, dopo il ritrovamento del corpo di Yara a Chignolo, si fa largo l’ipotesi della violenza sessuale e in tal senso si procede al prelievo del DNA di dieci sospetti. Gli inquirenti intanto provvedono a cronometrare il percorso dell’assassino, e si controllano le celle agganciate dal cellulare della piccola poco prima che fosse tolta la batteria. L’ultima cella agganciata è quella di Mapello, dove si trova il cantiere del centro commerciale in cui i cani molecolari avevano fiutato l’odore di Yara. Lo stesso cantiere dove lavorava di Mohammed Fikri.

Nel corso della puntata di Chi l’ha Visto di mercoledì 2 marzo, sorgono nuove domande attorno alle indagini su Mohammed Fikri. La redazione del programma ha, infatti, scoperto che l’automobile di Fikri è rimasta sul traghetto diretto a Tangeri ed è ora in Marocco. In occasione del fermo del marocchino, i carabinieri non salirono a bordo del traghetto per perquisire l’auto. Come mai questo non accadde, considerato che su di lui pendeva una terribile accusa?

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