Yara Gambirasio: isolato il dna dell’assassino sugli slip della ragazzina
Dopo le indiscrezioni degli ultimi giorni, che volevano che Yara Gambirasio fosse stata vittima dell'azione di un branco, circostanza poi smentita dal pm Letizia Ruggeri, pare che gli inquirenti si trovino di fronte a una vera e propria svolta nelle indagini nell'omicidio della piccola atleta bergamasca. Secondo quanto si apprende da fonti Ansa, le indagini scientifiche condotte sul corpo, così come sugli indumenti di Yara hanno reso nota la presenza di quattro profili genetici: soltanto su uno, però, si concentrerebbe l'attenzione degli inquirenti.
A detta degli inquirenti, infatti, tale traccia può dirsi rilevante perché a differenza delle altre non è suscettibile di contaminazione casuale, come invece è per gli altri tre, con i quali gli indumenti della ragazzina potrebbero essere entrati in contatto superficiale. La traccia in questione appartiene ad un individuo maschile: si troverebbe sugli slip della ragazzina, indumento che avrebbe riportato anche un taglio, e potrebbe trattarsi a tutti gli effetti di liquido seminale. Un particolare che riporterebbe in auge l'ipotesi del tentativo di violenza sessuale.
Ad ogni modo non è dato sapere se le vecchie tracce combacino, in qualche modo, con questo nuovo reperto. Ciò che è certo è che sull'operazione gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo. Ricordiamo che dopo il ritrovamento del corpo di Yara a Chignolo, le analisi scientifiche sono stato il mezzo cui gli inquirenti hanno dimostrato di credere sin da subito: sin da subito, infatti, sono cominciati i prelievi di materiale genetico al fine di scoprire al più presto l'identità dell'assassino della ragazzina di Brembate Sopra. Sono circa 2500 le tracce in possesso della scientifica e che dovranno confontarsi con quelle rilevate sugli indumenti di Yara: appartengono in gran parte ai cittadini di Brembate Sopra e in generale ai cittadini dell'Isola Bergamasca.
Ed è proprio la cittadina in cui Yara viveva con la sua famiglia a chiedere giustizia. Nei giorni della camera ardente, prima dei funerali di Yara Gambirasio, c'era un via vai di persone che si trattenevano ai giornalisti. Chiedevano che venisse fatta giustizia per Yara, così come per i propri figli: Brembate non era più tranquilla dalla tragedia della ginnasta. Adesso, pare proprio che gli inquirenti siano giunti ad una svolta e che presto, per Yara, sarà fatta giustizia.
