Yara Gambirasio fu rapita per essere violentata: arriva la conferma dal Dna
Nuove informazioni riguardo il delitto di Yara Gambirasio, la ginnasta tredicenne di Brembate di Sopra uccisa il 26 novembre del 2010, ritornano a far parlare dell’ipotesi della pista dell’omicidio a sfondo sessuale valutata sin dall’inizio. Secondo quanto è stato riferito da Sky Tg24 che ha confermato delle indiscrezioni che circolavano già da tempo, la giovane Yara avrebbe subito un tentativo di violenza sessuale dal suo assassino che, non riuscendo nel suo intento a causa della reazione della ragazza, l’avrebbe poi ferita lasciandola esanime in mezzo al campo di Chiagnolo d’Isola dove è stata poi ritrovata dopo tre mesi, nel gennaio 2011.
Tracce di liquido seminale sugli indumenti della giovane Yara – Secondo quanto si apprende, infatti, sarebbero tracce di liquido seminale quelle rinvenute sui leggins e sugli slip di Yara e mai definite con certezza, ed entrambe corrisponderebbero allo stesso individuo, un uomo. Un dettaglio importante per le indagini che confermerebbe la pista dell’omicidio a sfondo sessuale e che continua, dunque, a spingere gli investigatori su questa strada per giungere alla verità sul delitto.
Dati sui quali però restano ancora poche certezze, gli investigatori attendono infatti maggiori riscontri dalle analisi del dna. Finora è stato fatto un confronto con i profili di circa 14000 persone ma nessuno di questi ha fornito una corrispondenza piena. In numerosi casi, infatti, sono stati isolati diversi profili genetici considerati particolarmente interessanti per il numero di particelle sovrapponibili con chi ha ucciso Yara Gambirasio che sembravano poter portare ad una svolta nelle indagini, svolta che in ogni caso non è ancora arrivata dopo 17 mesi di lavoro.