“Yara Gambirasio ferita da un mancino, Massimo Giuseppe Bossetti non lo è”
La giovane Yara Gambirasio sarebbe stata ferita da qualcuno che impugnava il coltello con la mano sinistra. Una persona mancina, dunque. A esserne convinti gli avvocati di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello arrestato il 16 giugno scorso con l’accusa di aver ucciso la ragazzina di Brembate Sopra. “Chi ha ferito Yara con quel taglio che corre dalla zona lombare al gluteo è un mancino. Impugnava il coltello con la mano sinistra. Ma Bossetti è destrorso”: questa la tesi di Claudio Salvagni, uno degli avvocati del muratore. L’avvocato ha parlato del caso Gambirasio nel corso di un’intervista al settimanale Oggi, da domani in edicola. Il legale di Bossetti ha inoltre aggiunto: “Gli altri tagli invece sembrano provocati da un’arma impugnata con la mano destra. Anche se la relazione medico-legale non lo specifica. Si limita a sottolineare che un colpo è stato inferto dal basso verso l’alto. E anche questa è una conferma che gli assassini siano stati almeno due”.
Morte Yara Gambirasio, dubbi sulla perizia medico-legale
Restano molti dubbi, secondo l’avvocato di Bossetti, sulla perizia. Salvagni ha infatti spiegato ancora al settimanale Oggi: “Non entro nei dettagli e non critico l’ottimo lavoro fatto dalla Cattaneo (il medico legale, ndr), ma questa perizia non fornisce risposte a domande molto importanti, pur tenendo presente lo stato in cui è stato trovato il corpo. Il primo dubbio riguarda le cause del decesso. È troppo vago sostenere che è morta di ipotermia e stenti a causa delle ferite riportate. Non c’è infatti alcuna certezza che Yara sia morta nel campo di Chignolo”.
Le ipotesi degli avvocati di Bossetti sulla morte di Yara Gambirasio
Secondo i difensori di Bossetti, stando a quanto affermato in una precedente intervista, Yara Gambirasio sarebbe stata aggredita con tre tipi di armi diverse, un cutter, un coltello a serramanico e uno con la punta a scalpello, e prima di morire potrebbe aver avuto le braccia legate col filo di ferro. Gli avvocati dell’indagato sarebbero insomma convinti che a infliggere otto ferite da taglio e una da punta alla piccola Yara non sia stato un solo soggetto. Anche il criminologo Ezio Denti, entrato a far parte del pool difensivo di Bossetti, ha elencato i suoi dubbi sul caso Gambirasio.