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Yara Gambirasio, due anni fa il ritrovamento del corpo a Chignolo d’Isola

Oggi la giovane di Brembate Sopra uccisa il 26 novembre del 2010 sarà ricordata con una messa nel suo paese, intanto il nome del suo assassino resta sconosciuto. Una settimana fa è stata archiviata la posizione di Fikri, e il tempo per le indagini è ormai scaduto.
A cura di Susanna Picone
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Oggi la giovane di Brembate Sopra uccisa il 26 novembre del 2010 sarà ricordata con una messa nel suo paese, intanto il nome del suo assassino resta sconosciuto. Una settimana fa è stata archiviata la posizione di Fikri, e il tempo per le indagini è ormai scaduto.

A Brembate Sopra (Bergamo) quella di oggi sarà una giornata durante la quale sarà ricordata, in maniera assolutamente privata, Yara Gambirasio, la 13enne uccisa il 26 novembre del 2010 e ritrovata in un campo di Chignolo d’Isola il 26 febbraio dell’anno successivo, esattamente due anni fa. Dopo due anni e dopo lunghe indagini basate soprattutto sulle analisi del Dna trovato sul corpo della vittima non c’è il nome di chi ha ucciso Yara. L’unico indagato per omicidio è stato, fino a una settimana fa, il marocchino Mohammed Fikri, il cui fascicolo è stato ora archiviato. Fikri, che era stato arrestato in seguito a una intercettazione telefonica probabilmente tradotta male, risulta attualmente indagato per favoreggiamento: il sospetto è, infatti, che l’operaio non abbia ucciso Yara ma sappia di più di quello che dice. E per ricordare Yara, oggi, non ci saranno delle cerimonie o iniziative pubbliche.

Conclusi i termini per le indagini – La sua famiglia, infatti, in questi anni ha sempre evitato che il delitto della ginnasta diventasse anche un caso mediatico per cui l’unico evento in programma nel paese del bergamasco è una messa che verrà celebrata alle 18 nella chiesa parrocchiale. Nel corso della cerimonia religiosa non solo sarà ricordata Yara ma anche Giovanni Valsecchi, capo dei volontari della Protezione civile impegnato nelle ricerche della ragazza e morto per un malattia il 26 febbraio del 2012, un anno dopo il suo ritrovamento. E intanto, scadute tutte le proroghe possibili, si chiudono le indagini relative al rapimento e al delitto della ragazzina. C’è tempo solo per riesumare la salma di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno che secondo gli inquirenti sarebbe il padre del presunto omicida di Yara.

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