Yara Gambirasio a Chi l’ha visto: il furgone bianco e l’uomo misterioso
Nell'ultima puntata di Chi l'ha visto sono stati realizzati diversi servizi, dedicati alla scomparsa di Yara Gambirasio. Si è tornato a parlare di questo mitico furgone bianco, che poi tanto mitico non sembra visto che a Brembate ne parlano praticamente tutti. L'ultima segnalazione, giunta a Chi l'ha visto, è però molto più precisa rispetto alle altre: si descrive un furgone bianco con macchie di ruggine, si fanno nomi e cognomi di uomini che non vivono lontano da Brembate, in paesi che coprono un raggio di non oltre i 15 chilometri. Queste persone, mesi addietro la scomparsa di Yara, avrebbero più volte cercato di attirare nel loro furgone bianco ragazzine adolescenti, alcune delle quali sarebbero state prese con la forza.
Sulle tracce di questi uomini, gli inviati di Chi l'ha visto si sono fermati in un locale, dove hanno domandato a diversi testimoni, la maggior parte dei quali sono sembrati ben informati: di loro si parla a Brembate già da almeno un anno. Nel secondo locale visitato, in un borgo non lontano, si è mostrata la foto di uno di questi due: si tratterebbe di un pregiudicato italiano con spiccate qualità da leader. Il testimone ne ha riconosciuto subito l'identità, ha parlato anche dell'abitudine di sniffare cocaina da parte di molti del luogo, compreso il misterioso uomo della foto. Nel raggio di pochi chilometri di distanza, in un altro locale ancora, le ricerche degli inviati sono continuate: altre persone hanno riconosciuto l'uomo, descrivendolo un tipo pericoloso, di cui è meglio tenersi alla larga. Sulla strada verso Brembate, gli inviati di Chi l'ha visto hanno poi notato una macchina rossa, che hanno ripreso nel loro servizio. Sembra corrispondere a quella descritta da Enrico Tironi, il vicino di casa di Yara, che appunto ha raccontato di un auto rossa di marca francese con evidenti ammaccature su un fianco. Che sia proprio questa?
E allora torniamo a Enrico Tironi e alla sua testimonianza a Chi l'ha visto: il ragazzo ha descritto anzitutto l'auto, una Citroen vecchia con rigature o ammaccature; poi gli uomini, di cui uno alto e grosso, l'altro straniero dalla pelle scura. Infine ha parlato di Yara, che, secondo i suoi ricordi, rideva accanto ad entrambi. Nessun altro in strada, a parte loro. Cesare Squitti ha chiesto, poi, al ragazzo se avesse raccontato anche agli inquirenti la sua versione. Lui è sembrato titubante, quasi preoccupato, forse perché temeva le minacce di qualcuno? Enrico, comunque, è stato interrogato dagli inquirenti, raccontando tutti i dettagli dell'ultimo incontro con Yara, ma alla fine ha smentito ogni parola. Nessuno si è chiesto il perché?
Arriviamo alla testimonianza raccolta da Ettore Rocchetti, un altro inviato di Chi l'ha visto. Erano prima delle sette, quando Mario Torracca, ex guardia giurata, ha portato a passeggio il suo cane quel 26 novembre, ossia il giorno della scomparsa. L'uomo ha visto persone che si strattonavano tra loro e che gridavano animatamente, fin quando poi, in un attimo di distrazione, si è voltato non vedendo più nessuno. Che si sia trattato dei minuti concitati del rapimento? Nessuno può dirlo, se non un'attenta ricostruzione degli inquirenti.
Chi l'ha visto, trasmissione condotta da Federica Sicarelli e sostenuta dalla sua onnipresente redazione, non vuole essere assoluta portatrice di verità, ma offrire un servizio pubblico, mirato a sostenere le indagini degli inquirenti, magari riuscendo ad aprire anche nuove piste di ricerche. L'ultima puntata di Chi l'ha visto, che con il caso di Yara ha vinto gli ascolti tv, ha mostrato un altro aspetto della vicenda, che molto ha a che vedere con Brembate e la gente del posto. Qualcuno sa e forse non vuole parlare, qualcuno sa e forse ha paura di farlo. E' arrivato il momento di muovere le tessere di questo oscuro puzzle.