Yara Gambirasio: ancora 3mila Dna da analizzare per trovare l’assassino

Era il 26 novembre del 2010 quando Yara Gambirasio, una ragazzina di 13 anni di Brembate Sopra (Bergamo), scomparve mentre percorreva la strada tra casa sua e la palestra. La giovane fu trovata senza vita tre mesi dopo in un campo di Chignolo d’Isola. Sono passati anni da quel giorno ma il killer di Yara non ha ancora un nome. Il lavoro degli investigatori prosegue senza sosta: negli ultimi mesi le indagini si sono concentrate su San Lorenzo di Rovetta, il paese in cui secondo una testimonianza abitava quella che gli inquirenti credono sia la madre del presunto killer di Yara. Il padre, stando alle analisi del Dna, sarebbe invece Giuseppe Guerinoni, autista di Gorno morto nel 1999. Ora, stando a quanto si apprende, gli investigatori stanno lavorando sugli ultimi 3mila profili genetici raccolti. In queste ultime 3mila provette è riposta dunque la speranza di dare un nome all’assassino di Yara Gambirasio.

I profili genetici vanno confrontati con quello di “Ignoto 1”, appunto il figlio illegittimo di Guerinoni. In questi giorni starebbero iniziando ad arrivare gli esiti delle comparazioni. Non si sa quanto tempo sarà necessario per avere un quadro definitivo. Da quanto si apprende questi ultimi campioni da comparare non appartengono a persone a cui gli inquirenti sono giunti tramite indizi interessanti o formulando sospetti (come nei casi del killer di Lodi e del più recente Lorenzo B., presunto pedofilo detenuto in Francia). In totale i profili genetici raccolti dagli investigatori erano circa 18mila: ciò significa che i 15mila già analizzati hanno dato esito negativo.