Xylella, Corte Ue: “Legittimo abbattere anche gli ulivi sani in Salento”

Le misure drastiche contro la Xylella in Puglia, che prevedono l'abbattimento anche degli ulivi sani nel raggio di cento metri da quelli malati, sono legittime. Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea in una sentenza emessa giovedì. La decisione è destinata a far discutere dopo mesi di battaglie legali e politiche soprattutto da parte degli agricoltori locali intorno al caso del batterio killer degli ulivi nel Salento. Secondo la Corte Ue infatti Bruxelles "può obbligare gli stati membri a rimuovere tutte le piante potenzialmente infettate" incluse quelle "non presentanti sintomi d'infezione, qualora esse si trovino in prossimità delle piante già infettate", perché la misura "è proporzionata all'obiettivo di protezione fitosanitaria" ed "è giustificata dal principio di precauzione".
Nella sentenza i giudici Ue fanno riferimento a prove scientifiche in possesso della Commissione europea che giustificano le drastiche misure contro la Xylella. Rrisulta "Esiste una correlazione significativa tra tale batterio e la patologia di cui soffrono gli olivi", scrivono i giudici, di conseguenza la precauzione "può giustificare l'adozione di misure di protezione come la rimozione delle piante", anche perché gli ulivi appena contaminati non mostrano immediatamente i sintomi.
"La Corte considera la rimozione delle piante ospiti situate in prossimità delle piante infette rigorosamente proporzionata", s i legge ancora nella sentenza che sottolinea come Commissione abbia tentato misure meno pesanti senza successo. Inoltre "l'adozione di misure meno gravose non risulta possibile, in quanto non esiste attualmente alcun trattamento che consenta di guarire in campo aperto le piante infette". La corte però sottolinea che se nel frattempo emergessero nuovi dati scientifici che dimostrino che non è più necessario procedere all'abbattimento delle piante ospiti, la Commissione dovrebbe modificare le misure.
Emiliano: "Conseguenze inimmaginabili per la Puglia"
"Purtroppo nonostante l'assenza di tale evidenza scientifica la Corte ha ritenuto di confermare misure drastiche che rischiano di produrre conseguenze inimmaginabili per il nostro paesaggio e anche per la nostra economia. Ho convocato martedì prossimo la Task force per una valutazione nel merito degli effetti della sentenza", ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, assicurando: "Faremo di tutto per proteggere il patrimonio paesaggistico della nostra Regione e per questo seguiremo ed sosterremo la ricerca scientifica e in particolare i protocolli sperimentali più promettenti volti a garantire una maggiore resistenza delle piante di olivo alla batteriosi"