Walter Biot, l’ufficiale della Marina arrestato per spionaggio era nello staff del Ministro Pinotti
È un capitano di fregata l’ufficiale della Marina militare italiana arrestato oggi per spionaggio militare perché accusato di aver consegnato dei documenti segreti a un ufficiale russo di stanza all’ambasciata di Mosca in Italia. Si tratta di Walter Biot, capitano in servizio presso lo Stato maggiore della Difesa, ruolo che gli permetteva di avere accesso a documenti militari "classificati" nonostante il grado di ufficiale inferiore. Biot in precedenza aveva ricoperto già diversi ruoli di rilievo e nel 2014 lavorava nell’ufficio relazioni Istituzionali del Ministero della Difesa, come risulta dai documenti dello stesso governo dell'epoca, poi era stato trasferito ed è passato a un incarico importante e delicato allo Stato maggiore, nell'ufficio Politica Militare, ruolo per cui aveva accesso ai file venduti. "Walter Biot, arrestato oggi per spionaggio militare, non ha mai fatto parte dello staff del ministro della Difesa Roberta Pinotti. Ha lavorato, su designazione delle Forze Armate, nella sezione internazionale della Pubblica Informazione del dicastero della Difesa, dal dicembre del 2010 all'agosto del 2015" precisano dal gruppo del Pd al Senato.
Walter Biot e i soldi nascosti in scatole
Il militare arrestato nelle scorse ore dai carabinieri del Ros in un blitz avvenuto al culmine di una lunga indagine condotta dai carabinieri con la collaborazione dell'Aisi, l'intelligence interna, e dello stesso Stato Maggiore della Difesa, si trova ora in carcere. Il capitano Walter Biot deve rispondere ora dei reati di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, spionaggio politico-militare e spionaggio di notizie di cui è stata vietata la divulgazione. Secondo l’accusa, il militare avrebbe consegnato documenti segreti a un ufficiale dei servizi segreti russi accreditato presso l’ambasciata di Mosca dietro corrispettivo in denaro. In particolare per i suoi servigi avrebbe ricevuto circa cinquemila euro in banconote nascoste all’intero di una scatola di cartone. Secondo quanto si apprende, lo scambio è avvenuto ieri sera quando il militare è stato arrestato in flagranza di reato.
I documenti riservati fotografati dal pc
Secondo quanto ricostruito, il militare per non farsi scoprire avrebbe fotografato i documenti riservati che gli apparivano sul computer e poi avrebbe salvato le immagini su pendrive da consegnare. Secondo fonti statunitense, ad ogni modo i file rubati, anche se classificati come riservati, non sarebbero di particolare rilievo anche se interessavano il comparto Nato. Indiscrezione parlano di file sulla pianificazione delle missioni internazionali, compresi gli interventi in Iraq e Afghanistan. "Le continue attività russe sono una minaccia per la Nato ma abbiamo piena fiducia nelle capacità della Nato di affrontare queste minacce" spiegano fonti Usa.