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Vuole gettarsi dal ponte per amore, il video del salvataggio della polizia a Verona: “Ti vogliamo bene”

La scena ripresa in un video registrato dalle telecamere della volante e degli agenti della polizia di stato di Verona intervenuti sul posto. Il ragazzo voleva gettarsi dal ponte Catena, all’altezza di lungadige Cangrande ma gli agenti lo hanno messo in salvo afferrandolo e rassicurandolo: “Ti vogliamo bene”.
A cura di Antonio Palma
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Quando i due agenti di una pattuglia della polizia di stato di Verona lo hanno visto seduto penzoloni su uno dei portanti di ponte Catena, hanno capito subito che qualcosa non andava e si sono avvicinati con calma. Così è iniziato il salvataggio di un giovane che nei giorni scorsi ha tentato di gettarsi dal ponte all’altezza di lungadige Cangrande perché affranto dalla fine della sua relazione con una ragazza. La scena ripresa in un video registrato dalle telecamere della volante e degli agenti intervenuti sul posto.

Protagonisti della scena, Jader e Francesca, due agenti che da poco avevano iniziato il loro turno di servizio come componenti della Volante Centro. Sono loro i primi ad essere intervenuti dopo che qualcuno aveva segnalato alla centrale il giovane con le gambe penzoloni in direzione del fiume, con lo sguardo assorto e una bottiglia di birra di mano.

Quando i due poliziotti sono giunti sul posto, si sono prima fermati un attimo ad osservarlo da lontano, per poi avvicinarglisi lentamente a bordo della volante per riparlargli. Il ragazzo però parlava da solo e diceva di volerla fare finita rifiutandosi di assumere una posizione stabile e più sicura. Continuando a parlargli, il capopattuglia ha cercato di farsi raccontare ciò che stava accadendo ma il ragazzo diceva di non stare affatto bene.

A quel punto il poliziotto è sceso lentamente dall’auto e ha provato a entrare in sintonia con lui, facendogli delle domande sulla sua ex fidanzata e lasciandolo parlare e sfogarsi. Così facendo, a poco a poco, ha conquistato la sua fiducia a tal punto che il giovane gli ha raccontato di conoscere un poliziotto, Paolo: un nome a cui si sono aggrappate tutte le speranze di Jader di metterlo in salvo.

Fingendo di conoscere il presunto collega, gli ha chiesto se avesse piacere che li raggiungesse e così ha ottenuto il suo assenso. Mentre l’altra agente continuava a distrarlo, quindi, il poliziotto è entrato in auto e ha chiesto l’ausilio di un’altra volante dando ai colleghi precise direttive su dove lasciare l’auto, come avvicinarsi e quando afferrarlo.

All’arrivo degli altri due poliziotti è scattata la manovra di salvataggio. Mentre l’agente continuava a distrarlo parlandogli, i due poliziotti in supporto lo hanno afferrato da dietro e messo al sicuro. “Ti vogliamo bene”, lo hanno rassicurato gli agenti e il giovane li ha ringraziati in un pianto di commozione.

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