Vulcani, riprende attività anche lo Stromboli. Per esperti è “colpa” dell’Etna: sale l’allerta
Un Natale movimentato quello del sottosuolo siciliano. Dopo l'intensa attività di ieri del vulcano Etna che sta continuando anche oggi, anche se meno intensa, è lo Stromboli a farsi sentire. E così quando l'Etna si risveglia, anche nelle Eolie, riparte l'attività vulcanica. Un collegamento che confermerebbe quanto affermato dal vulcanologo catanese Salvatore Caffo.
Lo Stromboli ha ripreso la sua attività caratterizzata dal lancio di lapilli e dopo una riunione il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di livello di allerta da "verde", che corrisponde all'attività normale, al livello giallo e la conseguente attivazione della fase operativa di "attenzione" secondo quanto previsto dal piano nazionale di emergenza per l'isola di Stromboli.
"La valutazione – sottolinea una nota della Protezione civile – è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e il Dipartimento Scienza della Terra dell'Università di Firenze. L'innalzamento del livello determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e l'attivazione di un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative".
Intanto altre due scosse di terremoto di magnitudo 3.4 a Biancavilla e di magnitudo 2.5 a Adrano sono state registarte dall'Ingv nel territorio etneo. Altre quattro scosse sono state invece registrate nell'ennese: due a Centuripe e due a Regalbuto. A Centuripe alle 14.39 la scossa è stata di magnitudo 2.7.
Infine, in alcuni, torna la paura per l'allarme dato da alcuni ricercatori tedeschi che pochi mesi fa avevano annunciato al mondo che l'Etna sta scivolando velocemente (4 centimetri in 8 giorni) verso il mare. Un'ipotesi che avrebbe effetti disastrosi e che alzerebbe micidiali tsunami nel cuore del Mediterraneo.