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Vogliono curare la figlia col metodo Stamina. Il pm: sia affidata ad un’altra famiglia

Il caso della piccola Alice fa discutere: i genitori vogliono curarla col metodo Stamina, il pm ha chiesto che sia collocata “in idoneo luogo protetto eterofamiliare”.
A cura di Redazione
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A riportare la delicata vicenda è Guerretta su La Stampa: si tratta della storia della piccola Alice, una dodicenne affetta dai postumi di un'infezione da citomegalovirus sin dalla nascita. I genitori hanno deciso di ricorrere al metodo Stamina ed hanno ottenuto quattro ordinanze dal Tribunale di Treviso per "imporre" agli Spedali di Brescia di eseguire le infusioni di staminali sulla figlia, applicando così il discusso metodo Vannoni. Nonostante le ordinanze, però, Alice non ha mai avuto accesso alle cure praticate nella città lombarda ed ora i suoi genitori devono fare i conti con una nuova "minaccia": la possibilità che la figlia sia affidata ad un'altra famiglia dal Tribunale dei Minori di Venezia.

Si legge sul quotidiano torinese:

Perché? Sua madre, nel corso dell’ennesimo ricovero, si è rifiutata di far somministrare un farmaco salvavita alla sua bimba: «Sarebbe morta», ha gridato lei, già pronta a combattere questa nuova battaglia. […] Il 17 ottobre la mamma e il papà di Alice saranno sentiti dal giudice minorile, che dovrà pronunciarsi sulla richiesta del pm di «collocare la minore in idoneo luogo protetto eterofamiliare». In altre parole se, almeno dal punto di vista legale, potranno essere ancora i genitori della loro Alice.

Stando a quanto si apprende, la richiesta di sospensione della patria potestà sarebbe osteggiata dagli stessi medici (la bambina è in cura a Padova), i quali hanno avvertito dei rischi di un allontanamento della bambina dall'ambiente familiare. La questione resta in ogni caso molto complessa, considerando che il pm imputa alla famiglia di aver messo a rischio la salute della figlia. Una prospettiva respinta seccamente dalla madre di Alice che ribadisce di "aver agito avendo sempre come unico obiettivo il benessere di sua figlia, la sua salute".

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