“Voglio donare il mio respiratore di riserva”: Piero, affetto da SLA, e il suo cuore da Cavaliere
Un Cuore da Cavaliere non è qualcosa che si acquisisce nel corso della vita. E' qualcosa che hai già dentro da quando sei nato. Come Piero Floreno, che incontro e con cui parlo attraverso sua moglie Antonella nella loro casa di Nichelino, in provincia di Torino.
Da queste parti uno dei santi più popolari, insieme a Don Bosco, è Domenico Savio. Quando un giorno Giovanni Bosco vide il ragazzo Domenico giocare con i suoi amici, lo fermò e gli chiese: "Cosa faresti se il mondo finisse adesso?" e lui rispose con candore: "Continuerei a giocare".
Ecco dev'essere questo l'effetto che ha fatto ad Antonella Faggian, moglie di Pietro Floreno, la risposta del marito alla sua domanda: "Ma se si rompe il tuo respiratore come fai?", perchè Piero, con candore, nel pieno della pandemia Covid in Piemonte, le ha risposto "Beh, finora non si è mai rotto".
Stavano parlando del respiratore di riserva, quello che Piero deve tenere in casa pronto nel caso il suo abbia qualche malfunzionamento. Piero è collegato alla macchina per respirare 24 ore al giorno perchè è malato di SLA da 11 anni, non può fare a meno del respiratore.
I medici che seguono Piero però non gli hanno consentito il gesto di candida generosità così Piero, insieme alla moglie con cui sta da 40 anni, ha tirato su una raccolta fondi insieme all'ASL, raccogliendo oltre seimila euro. Insieme a un contributo dell'Azienda Sanitaria Locale è stato acquistato un respiratore, che sarà donato alle Molinette di Torino, il più grande ospedale della città.
Alla fine è arrivata la segnalazione al Quirinale e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha comunicato con un telegramma l'iscrizione di Piero Floreno nell'Ordine dei Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana.
"E' sempre stato generoso – racconta la moglie Antonella mentre stringe tra le mani il telegramma – sempre una parola buona, disponibile con tutti". Mi porta a fare un giro nel salone di casa, pieno di foto e di riconoscimenti. L'affetto dei suoi amici e della sua famiglia. Piero mi guarda con un sorriso. Ha 3 figli, due più grandi e la più giovane Sofia, che lo guarda con tenerezza.