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“Voci contro il crimine”, le storie delle vittime per cambiare Napoli

Sarà presentato l’11 febbraio il progetto promosso dalla UNICRI in collaborazione col Comune di Napoli, che si occuperà di raccogliere le storie di vittime del crimine, primo passo sulla strada del cambiamento. Fanpage sarà tra i media partner dell’operazione.
A cura di Andrea Parrella
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Raccogliere le storie delle vittime del crimine ed utilizzare esse stesse per sviluppare nei cittadini una consapevolezza e una coscienza che saranno il principale strumento di prevenzione. E' sostanzialmente questo l'obiettivo dell'iniziativa "Voci contro il crimine", sviluppato dalle Nazioni Unite in collaborazione con il comune di Napoli. L'obiettivo è mettere al centro del progetto le vittime, ascoltare e capire le loro esperienze per mirare ad un'opera di sensibilizzazione per interventi futuri di prevenzione e assistenza. L'operazione, promossa dall'Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI) tiene conto del sostegno dei principali organi di informazione della città, Fanpage e Il Mattino, e di testimonial di eccezione come Gino Sorbillo e Clemente Russo, volti noti della città. Si tratta di un'iniziativa che rientra nel programma dell’UNICRI per la sicurezza urbana e la prevenzione del crimine, adottato dal Forum internazionale dei Sindaci nel maggio 2013.

La presentazione di "Voci contro il crimine" avverrà il giorno 11 febbraio presso il Comune di Napoli e saranno presenti il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e il direttore dell'UNICRI Jonathan Lucas. Inoltre presenzieranno anche i rappresentanti della ooperativa sociale Dedalus, il Comitato Promotore Fondazione San Gennaro, la Fondazione Silvia Ruotolo, la Fondazione Polis, Libera, SOS Impresa, l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, l’Università Suor Orsola Benincasa e l’Università di Salerno, tutti in campo per sostenre un progetto che tenda alla riqualificazione del tessuto sociale napoletano.Parole mirate quelle di Lucas, che ritiene indispensabile conoscere le problematiche per poterle affrontare:

La cultura della legalità nasce e si rafforza attraverso le persone. Dare voce e condividere l’esperienza delle vittime, è fondamentale per far capire che le persone non sono solamente numeri attraverso i quali misurare i livelli di sicurezza delle nostre città. Ciò che hanno subito e che potrebbe subire ciascuno di noi è il punto di partenza per una reale azione di prevenzione del crimine e della violenza, e di sostegno. L’iniziativa che svilupperemo a Napoli vuole essere la prima di una serie in altre città del mondo. Le città appartengono a di chi le abita e i cittadini sono il vero motore del cambiamento.

Ed anche Luigi De Magistris spende parole ottimistiche verso il progetto promosso in collaborazione con l'UNICRI: "Napoli, più di altre città ha sviluppato gli anticorpi alla marginalità sociale e all'insicurezza urbana. Un prezioso capitale di reti e associazioni che, dal basso, opera contro il degrado e la solitudine. Lavoriamo ogni giorno al fianco di questi operatori e ambiamo a rappresentare una buona pratica che l'UNICRI ci aiuterà a far conoscere. L'insicurezza e la marginalità le combattiamo innanzitutto accrescendo il capitale sociale di Napoli, e liberando, come abbiamo fatto, spazi urbani degradati per favorire meccanismi di riappropriazione dei beni comuni da parte dei cittadini".

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