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Vizio di forma nell’ordinanza, scarcerati 20 presunti esponenti della Sacra Corona Unita

Il tribunale del Riesame di Lecce ha accolto il ricorso presentato dai difensori di una ventina di indagati e ordinato la scarcerazione dei presunti esponenti della Sacra Corona Unita a causa di un vizio di forma nell’ordinanza di custodia cautelare.
A cura di C. M.
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Un vizio di forma, una motivazione mancante nell'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 58 indagati ha portato alla scarcerazione di una ventina di presunti esponenti dell'associazione di stampo mafioso Sacra Corona Unita, operativa soprattutto in territorio pugliese, arrestati nell'ambito dell'operazione Omega il 12 dicembre scorso. La decisione è stata presa dal tribunale del Riesame di Lecce, che ha dovuto accogliere il ricorso presentato dagli avvocati difensori degli indagati, i quali contestavano appunto l'assenza di una motivazione del gip a supporto della richiesta di custodia cautelare in carcere richiesta dalla Direzione distrettuale antimafia ed eseguita dai carabinieri del territorio. I reati contestati agli indagati sono associazione mafiosa, omicidio, traffico di armi e droga e danneggiamento della villetta di un maresciallo dei carabinieri mediante attentato dinamitardo.

Tutti gli indagati che hanno presentato ricorso al Riesame, alcuni dei quali difesi dagli avvocati Ladislao Massari, Raffaele Missere, Carmelo e Silvio Molfetta, hanno ottenuto l'annullamento del provvedimento di custodia cautelare e sono tornati in libertà. Rimangono però pendenti altri ricorsi, che saranno discussi il 3 gennaio prossimo.

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