Viviana e Gioele, trovati altri resti ossei nei boschi di Caronia
Ritrovati altri resti ossei nei boschi di Caronia. Durante i sopralluoghi in corso da giorni nelle campagne limitrofe all'autostrada A20, e grazie a un'azione di disboscamento, sono emersi nuovi frammenti ossei che potrebbero appartenere al corpo del piccolo Gioele. I nuovi frammenti ossei sono stati recuperati a circa 40-50 metri dal luogo dove era stato trovato il piccolo Gioele. La conferma è arrivata dall'avvocato Antonio Cozza, legale di Luigino Parisi, papà di Viviana e nonno di Gioele: "Adesso dovranno essere analizzati per stabilire se siano del bambino o meno”. Se risulteranno appartenere effettivamente al piccolo Gioele i resti potrebbero fornire nuove risposte sulla morte del piccolo.
È l'ultima novità nel giallo di Viviana Parisi e Gioele Mondello, cominciato esattamente un mese fa nel Messinese, a Caronia, a cento chilometri dal luogo in cui mamma e figlio vivevano. Solo ora la Procura di Patti, competente nelle indagini, ha disposto che vengano esaminati il cellulare e il tablet della dj, alla ricerca d'informazioni che possano tracciare il profilo della donna e aiutare a ricostruirne il comportamento. L'incarico verrà conferito domani all'ingegnere forense Roberto Consalvi, cui spetta il compito di estrarre e copiare i dati dai dispositivi. Dal contenuto emergeranno sia i messaggi che la 43enne ha inviato e ricevuto nell'ultimo periodo, che le ricerche Google.
Queste ultime saranno fondamentali per appurare eventuali percorsi che la donna stesse esaminando per raggiungere la Piramide della Luce o altri luoghi dove presumibilmente poteva essere diretta la mattina in cui sono avvenuti i fatti. Sempre venerdì, dal procuratore Angelo Cavallo, verrà conferito l'incarico a due ingegneri cui spetterà il compito esaminare l'Opel corsa con cui Viviana Parisi ha avuto l'incidente in galleria, a Caronia e risalire alla dinamica dell'impatto.
Viviana Parisi e Gioele Mondello sono morti nei boschi di Caronia per cause in corso di accertamento. Tra novanta giorni saranno disponili le conclusioni degli esami medico legali dei resti trovati nella vegetazione in avanzato stato di decomposizione.