Viviana Parisi, prime risposte da tablet e telefono: “Daranno una direzione all’indagine”
Messaggistica Facebook, Whatsapp e Instagram, cronologia delle ricerche internet: tutti i dati estratti dal cellulare di Viviana Parisi sono stati congelati e il loro contenuto analizzato. Domani, Roberto Consalvi, l'ingegnere forense incaricato della perizia sui dispositivi in uso alla 43enne morta nei boschi di Caronia (Messina), si recherà in procura per un primo confronto su ciò che è emerso dall'esame informatico. "Quanto è stato ricavato sarà utile a imprimere una direzione alle indagini sulla morte di Viviana Parisi e del piccolo Gioele", dice a Fanpage.it, l'ingegnere Consalvi, che ha avuto l'incarico di estrarre il materiale. "Il lavoro – precisa – è solo all'inizio: domani chiederò l'incarico per un supplemento d'indagine per acquisire altri elementi. Ciò che abbiamo non è sufficiente".
Le dirette in sala di registrazione
L'esame effettuato da Consalvi, infatti, è basato sul contenuto del cellulare di Viviana e del tablet, quest'ultimo in uso a tutta la famiglia, in particolare al bimbo. Non è chiaro, invece, se Viviana utilizzasse un personal computer in sala di registrazione nel garage sotto casa, da dove ha lanciato le ultime dirette Facebook lo scorso agosto. Le nuove ricerche, dunque, potrebbero essere mirate a stabilire se durante le dirette venisse utilizzato un altro tipo di dispositivo diverso dal cellulare, come un computer che al momento, come conferma il perito Roberto Consalvi, non è rientrato nell'esame dei periti.
L'autopsia psicologica di Massimo Picozzi
Messaggi, ricerche e anche le foto e i video ottenuti passeranno direttamente al vaglio dello psichiatra e criminologo Massimo Picozzi, perito incaricato dalla procura di Patti per l'autopsia psicologica della dj. L'obiettivo è quello di fotografare lo stato mentale ed emotivo della donna nei giorni che hanno preceduto il 3 agosto, per comprendere in che condizioni fosse quando è salita in auto con Gioele per una destinazione sconosciuta, dopo aver detto al marito che sarebbe andata al centro commerciale di Milazzo. "Il primo punto da chiarire è proprio questo, capire a che scopo la signora abbia mentito per allontanarsi da casa e dove fosse diretta. Il secondo – continua – è stabilire cosa è successo da Sant'Agata di Militello e perché si trovasse sulla autostrada verso Palermo".
Summit in Procura
Sempre domani è previsto un nuovo summit fra il consulente di parte per la ricostruzione della dinamica del sinistro, l'ingegnere Giuseppe Monfreda e Roberto Della Rovere e Santino Mangano, ingegneri incaricati dalla procura di periziare l'Opel Corsa di Viviana.