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Covid 19

“Vivi libero, il vaccino uccide”. I no vax vandalizzano un centro vaccinale a Imperia

“Vivi libero Il vaccino uccide” e “No al vaccino”. Sono le scritte fatte da un gruppo di No Vax sulla parete di un centro vaccinale a Camporosso, dove l’Asl 1 Imperiese ha istituito uno dei poli dedicati alle vaccinazioni del territorio del Ponente ligure.
A cura di Davide Falcioni
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Hanno scimmiottato il logo di V per Vendetta,  film del 2005 diretto da James McTeigue diventato- suo malgrado – una delle opere cult tra i cospirazionisti di mezzo mondo. Poi, sulla parete di un centro vaccinale ligure, hanno scritto "Vivi libero Il vaccino uccide" e "No al vaccino". È successo la scorsa notte a Camporosso, dove dei no vax hanno scavalcato una recinzione e imbrattato con scritte in vernice rossa il Palabigauda, dove l’Asl 1 Imperiese ha istituito uno dei poli vaccinali del territorio del Ponente ligure.

A scoprire l’atto vandalico sono stati, questa mattina, i sanitari dell’Asl1 che da mesi, ogni giorno, vaccinano centinaia persone contro il Sars-Cov-2. Sono intervenuti i carabinieri e il sindaco Davide Gibelli, che nelle prossime ore presenterà una denuncia. Gli antivaccinisti autori dell’atto hanno affisso anche alcuni piccoli manifesti con scritto "Noi siamo i V_V forza di lotta non violenta per la libertà e i diritti umani. Unisciti a noi" con tanto di Qr code per ottenere informazioni sul movimento che rimanda a una pagina Facebook.

Dieci giorni fa, a Sanremo, era stato affisso un manifesto contro il Green pass davanti al mercato coperto della città. Il manifesto elencava alcuni punti cruciali delle considerazioni sostenute dai no vax e dai contrari alla certificazione sanitaria. Si leggeva, infatti: "Il vaccino non limita la diffusione del Covid, ma uccide i nostri diritti costituzionali"; "I vaccinati possono diffondere il virus come i non vaccinati"; "L'immunità di gregge non è raggiungibile, perché il virus muta continuamente, generando varianti resistenti ai vaccini". Il manifesto si conclude con un monito: "No a qualsiasi obbligo vaccinale sperimentale , sì alle cure domiciliari precoci".

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